Monday, June 18, 2007

anti-baronaggio

Secondo me l'intensificarsi della mobilità accademica e la disponibilità degli italiani a lavorare all'estero possono contribuire a incrinare lo strapotere dei baroni accademici.
Candidarsi molto di più a posti all'estero può rendere più facilmente possibile 'imporre' loro delle regole. Se anzichè solo in Italia gli accademici sono disposti a lavorare all'estero vi sono ovviamente molto offerte in più che fanno concorrenza a quanto 'offrono' i baroni. Per questo ci si può sottrarre più facilmente al loro potere, ai loro ricatti e ai loro criteri clientelari piuttosto che meritocratici.
Siti come
www.insegnareitaliano.blogspot.com
dovrebbero essere più numerosi e riguardare tutte le discipline.
Di solito le offerte di lavoro sono sparse in vari siti o riviste. Se fossero raccolte e diffuse molto di più, gli accademici avrebbero sott'occhio subito e continuamente possibilità di lavorare all'estero.

palestinesi

A me i Palestinesi fanno pensare agli Indiani d'America. Quando gli Ebrei, con il sostegno soprattutto dell'Inghilterra e poi dell'America, hanno deciso che quella era la terra per loro, per i Palestinesi c'è stato l'inizio della fine.
Prima vivevano pacificamente nel loro territorio. Poi sempre più sono diventati ospiti indesiderati fino a perdere la totale autonomia di qualsiasi pezzo di terra (anche nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania in realtà gli Ebrei hanno diritto di intervento).
La violenza di questi ultimi giorni (non escluderei che sia stata alimentata da Ebrei e potenze occidentali) dimostra soprattutto l'esasperazione di un popolo che non ha diritto a niente, che è solo una colonia ormai, l'ultima colonia dell'imperialismo occidentale, e che è stremato dai vari embarghi e da una continua insicurezza e violenza.
Gli Ebrei hanno diritto ad una terra ma anche i Palestinesi. E finora solo gli Ebrei gestiscono un territorio. I Palestinesi non sono a casa loro da nessuna parte.
Ci sono molti Palestinesi in Iraq: sono emigrati lì lasciando la Palestina. Con l'aumento della violenza in Iraq molti hanno tentato di lasciare l'Iraq. Un 'cittadino' in questi casi tornerebbe a casa. Ma i Palestinesi non possono neanche tornare a casa loro, cioè in Palestina, perchè gli Ebrei hanno ridotto i permessi di entrata. Come dire, anche in Palestina chi comanda sono gli Ebrei.
Ed ora anche Bush parla di nuovo di punire la Palestina per la guerra civile di questi giorni, dopo che proprio gli Americani hanno fatto di tutto per svilire un governo scelto democraticamente dal popolo palestinese, e quindi, più o meno direttamente, loro stessi hanno alimentato il conflitto interno tra le due fazioni di Hamas e di Al-Fatah. Vogliono punirli di nuovo, e quindi di nuovo embarghi, fame, violenza per tutti i Palestinesi. Come fanno a non capire che solo se i Palestinesi hanno una loro terra possono riprendere una vita normale? Quanto aspettano a dividersi il territorio Ebrei e Palestinesi? E che ognuno poi stia a casa sua.

Saturday, June 16, 2007

far west (non solo americano)

Se si dice 'Far West' a che cosa si pensa? Naturalmente al Far West americano, alla 'frontiera' oggetto di tanta letteratura e divenuto un genere cinematografico a se'.
Però c'è un altro Far West meno noto, ma che forse con lo sviluppo economico dell'Oriente diventerà altrettanto famoso, e si trova in Cina. E' la parte occidentale della Cina, nella regione dello Xihiang, con capitale Urumqi. E' la regione più 'selvaggia' della Cina. Qui c'è il deserto del Gobi e qui non vi sono grandi città come Shanghai o Pechino, ma grandi aree spesso solitarie. Questa è anche la parte più multiculturale della Cina. Anzi, siccome è la più lontana dai centri di potere, proprio qui si rifugiavano in passato quelli che volevano sfuggire al potere centrale cinese, e quindi è la parte più 'outsider' della Cina. Qui c'è stata anche una maggiore tradizione di resistenza al potere o di ribellione. Urumqi è una città con una maggioranza di minoranze, per così dire. Qui i cinesi veri, gli Han, sono relativamente pochi.
Da qualche anno si sta producendo un genere letterario e cinematografico chiamato proprio Far West e i temi non sono cow-boys contro indiani ma la vita di cinesi un po' meno integrati di quelli che vivono nell'Est. Qui ad esempio scappavano quelli che volevano dimenticare ingiustizie o sofferenze. Qui, prima che nell'Est, vengono scritti racconti, dopo la morte di Mao, in cui si esprimono quei lievi cambiamenti nella vita quotidiana che poi diventano radicali con Deng Xiao Ping o nel periodo quasi-capitalistico successivo. Qui nel Far West il cambiamento e la pluralità arrivano pirma che nell'est, più controllato dalle autorità comuniste.