24 maggio 2008
Oyoyoy.
La musica travolgente della Fanfara Tirana
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Sul palco sono sfrenati, la loro musica è travolgente, sorprendenti le loro improvvisazioni. Hanno appassionato il pubblico di mezza Europa. Di loro in Albania si dice che «fanno ballare persino i morti». Sono i musicisti che compongono la «Fanfara Tirana», il maggiore gruppo di musica etnica di Albania, diretto da Usta Berati. Si esibisce stasera alle 21, a Casale, nel cortile di S. Croce (prevendita: www.oyoyoy.it) o, se piove, all’Auditorium S. Filippo. L’entusiasmante concerto chiude la Festa Albanese in seno al festival Oyoyoy. La Festa ha inizio oggi alle 17,30 nel cortile di Palazzo S. Giorgio, alla presenza del console Giovanni Firera, quando verrà piantato, per ora in vaso, un ulivo (che successivamente sarà collocato in un giardino pubblico), simbolo del comportamento giusto tenuto dall’Albania tra il ‘43 e il ‘45: nessun ebreo fu ucciso o deportato, perché fu protetto nel rispetto di un codice morale cui questo popolo fa fede. Per questo l’Albania è stato eletto «Paese Giusto d’Israele». Ne parlerà la ricercatrice Roberta Barazza, raccontando un pezzo di storia a lungo rimasto sconosciuto. Motivo di orgoglio morale per i numerosi albanesi che nel Casalese hanno messo radici. Seguirà una conversazione tra il presidente della Provincia Paolo Filippi, il sindaco Paolo Mascarino, lo storico Giovanni Villari e gli opinionisti albanesi Mustafa Nano e Milto Baka, intervistati dal giornalista Andrea Riscassi. E, poi, un buffet di sapore squisitamente albanese.
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23 maggio 2008
http://www.lastampa.it/search/articolo.asp?IDarticolo=1804345&sezione=Alessandria
Il programma nel weekend conclusivo del festival «Oyoyoy» si muove su due binari: il binario A che segue la programmazione ufficiale, promossa dall’associazione Monferrato Cult, già ampiamente divulgata, e il binario B che, in caso di pioggia, indica soluzioni alternative per lo svolgimento di quelle parti che sono previste all’aperto.
OGGI. Sia nel Chiostro di S. Croce sia al Castello Paleologo «grande libreria ebraica», dove si potranno trovare, fino a domenica sera, tutti i testi ebraici pubblicati recentemente: migliaia di volumi tra cui un numero consistente di opere in lingua originale e nelle principali lingue europee. Oltre ai libri, si possono anche acquistare i «Krumiri Rossi kasher», autorizzati dal rabbino e preparati dalla Pasticceria Portinaro appositamente per Oyoyoy.
DOMANI. Proseguono al Castello esposizione e vendita di libri, oltre che di Krumiri Rossi kasher. Alle 17,30 ha inizio la Festa Albanese. L’iniziativa prende spunto dal fatto che l’Albania è stata eletta Paese Giusto d’Israele perché, tra il ‘43 e il ‘45, nessun ebreo fu ucciso o deportato in quanto, nel pieno rispetto del codice kanun, che impone la difesa della vita umana anche a rischio della propria, ci fu il rifiuto totale di consegnare l’elenco degli ebrei residenti in Albania. È un bel riscatto morale per la folta comunità albanese che si è insediata in Italia specialmente negli ultimi 15-20 anni. A Casale e nei dintorni hanno messo radici - vivono, lavorano, frequentano scuole e sport - almeno 577 famiglie (tanti sono gli inviti alla festa che gli organizzatori di Oyoyoy hanno spedito). Alla presenza del console d’Albania Giovanni Firera sarà piantato un ulivo a sottolineare il riconoscimento di «Paese Giusto» conferito da Israele. Ma c’è una variazione rispetto al programma originario: la piantumazione avverrà in vaso nel cortile del Municipio, appunto alle 17,30, e non nel giardino della scuola Piccolo Principe in via Facino Cane. In una lettera inviata dalla preside Titti Palazzetti al sindaco Paolo Mascarino si evidenzia, infatti, che il gesto ha un grande valore simbolico e, circoscrivendolo a una sola scuola cittadina, se ne limiterebbe la fruizione che, invece, va il più possibile estesa alla collettività. L’esempio positivo dell’Albania e delle sue genti deve trovare una maggiore visibilità. Quindi l’ulivo, dopo la piantumazione simbolica in Municipio, sarà poi collocato in un giardino pubblico. Oltre al console, sarà presente la ricercatrice Roberta Barazza per spiegare le motivazioni storiche che hanno consentito agli ebrei in Albania di scampare alla Shoah. Segue, in sala consiliare, un incontro istituzionale per gli albanesi che vivono in Monferrato: insieme al presidente della Provincia Paolo Filippi e al sindaco Paolo Mascarino ci saranno lo storico Giovanni Villari e gli opinionisti albanesi Mustafa Nano e Milto Baka, intervistati dal giornalista Andrea Riscassi. La prima parte della serata si conclude con un buffet gratuito di specialità albanesi.
Alle 21, nel Cortile di Santa Croce (o all’Auditorium S. Filippo se piove) si svolge il concerto della Fanfara Tirana (in foto), il più noto gruppo albanese di musica etnica, diretto magistralmente da Usta Berati, con un repertorio travolgente che ha già conquistato il pubblico di mezza Europa. Di loro si è detto: «fanno ballare anche i morti».
(errata corrige:
le definizioni di 'ricercatrice' o 'storica' che mi sono state attribuite nei giornali non sono corrette e soprattutto non sono mie; ho avvisato gli organizzatori e i giornalisti di usare parole come 'insegnante' o 'docente' o 'giornalista', ma qualche errore è ugualmente finito sulla stampa - Roberta Barazza)