Secondo me tutti dovrebbero seguire con attenzione ciò che sta succedendo in Myamar, ex-Birmania, dove i monaci buddisti stanno, in questi giorni, protestando pacificamente contro una dittatura militare tra le più feroci al mondo.
In Myamar vive agli arresti domiciliare il premio Nobel per la Pace e leader politico San Sou Ki che avrebbe diritto di dirigere questa nazione perchè democraticamente eletta alle ultime elezioni, poi annullate dal regime militare.
Qualcosa sta cambiando in questi giorni. Moltissimi monaci 'disobbediscono' agli ordini protestando pacificamente per le strade del Paese.
Terzani nel suo libro 'In Asia' raccontava dei suoi viaggi in Myamar e di come la gente spesso gli passasse di nascosto dei biglietti su cui si leggevano richieste di aiuto, denunce di violenze subite o inviti a denunciare i soprusi dei dittatori alla stampa occidentale e all'ONU.
Tutto in gran segreto, ovviamente, perchè anche solo esprimere gesti di simpatia verso la casa di del Nobel San Sou Ki era proibito e oggetto di incriminazione.
Che si sia ad una svolta?
Se tutti, spettatori, comuni cittadini e organismi internazionali e politici, osservassero con molto interesse questo paese, ancor più la giunta militare sarebbe costretta a venire a patti con un paese che non vuole più i suoi soprusi e le sue violenze.