Ieri sera ho visto il programma di Minoli 'La Storia siamo noi' su Rai3. L'argomento era l'Alitalia.
La compagnia di bandiera era nata subito dopo la guerra e fino agli anni ''60 funzionava benissimo, anzi sembra fosse una delle migliori in Europa.
Poi con la crisi del petrolio degli anni '70 cominciano i problemi.
Problemi che sono stati un po' tamponati dalle privatizzazioni e dalla distribuzione delle azioni tra i privati; cioè i lavoratori dell'Alitalia, dai semplici operai ai quadri dirigenti, partecipavano alle azioni della compagnia e in questo modo ottenevano non solo gli stipendi dati dal loro lavoro, ma anche degli utili derivanti dalle azioni. Questo andava bene fino a che l'Alitalia era una compagnia che produceva redditi. Ma quando i bilanci si sono fatti più rossi, la partecipazione azionaria non era più un grande vantaggio.
Negli anni '90 si pensava di costruire un grande centro aereo a Malpensa, un hub simile a quello di Francoforte o Londra. E la KLM si era dichiarata interessata a partecipare al progetto e sostenerlo anche finanziariamente, visto che riteneva Malpensa un possibile brillante fulcro del traffico aereo.
Poi per vari anni c'è stato un continuo tira e molla tra intenzione di proseguire nel progetto e freni per impedirlo: gli ecologisti non accettavano l'uso di Malpensa perchè la zona appartiene al Parco del Ticino; i governi che si son succeduti avevano idee sempre più confuse; col passaggio dal governo Prodi al governo D'Alema il nuovo Ministro Treu blocca il progetto; lo Stato Italiano entra in conflitto con la Regione Lombardia, in quanto i cittadini di Milano e della Lombardia ritenevano Linate, più vicino a Milano, una sede migliore per il traffico aereo.
La cosa che più mi ha colpito è che la povera KLM, che all'inizio era entusiasta del progetto e lo considerava una manna dalle potenzialità enormi, alla fine si è ritirata (e le si può dare torto?) perchè in Italia non si riusciva ad arrivare ad una decisione. E la poveretta addirittura ha dovuto pagare una multa enorme per ritirarsi da un progetto bloccato dall'Italia stessa. Ha accusato l'Italia di 'unreliability', cioè inaffidabilità (ma va?), e ancora una volta in Italia si son spesi molti soldi e non si è concluso niente.