Una parola in una lingua racconta a volte anche la mentalità di un popolo.
Una persona povera che non ha casa e dorme per strada viene definita 'homeless' (cioè 'senza casa') nel mondo di lingua inglese e 'senza fissa dimora' in Italia.
Cosa può voler dire questa differenza?
Sia 'homeless' che 'senza fissa dimora' sono termini negativi: alludono a povertà, abbandono ...
Però in Italia questo significato negativo è reso da un'espressione che non si limita a definire una persona senza casa, bensì qualcuno che non ne ha una di fissa.
Un vero povero, semplicemente, non ha casa. Uno che non ne ha una di fissa può essere anche solo un originale o un bizzarro o un avventuroso che ama il cambiamento.
In Italia familismo, campanilismo e provincialismo sono piuttosto forti. Molti italiani si spostano poco e vivono anche tutta la vita nello stesso posto. La mobilità in molti paesi stranieri è più diffusa. Nei paesi del Nordeuropa i ragazzi se ne vanno da casa subito dopo la maturità. In America cambiare casa è frequente, anche se poi, in realtà, molti americani amano così tanto il loro paese che snobbano gli altri e non vanno all'estero; Bush, prima di diventare presidente, era stato solo in Messico. Ma spostarsi in America è molto frequente. Qualcuno dice che l'Homo Americanus abbia, tra le altre parti del corpo, anche la macchina.
Tornando alle definizioni, io, ad esempio, mi posso senz'altro definire 'una senza fissa dimora' perchè cambio spesso affitti e non intendo iniziare un mutuo per la casa perché vorrei tornare all'estero in futuro, ma non sono una 'homeless' perché, per fortuna, ho uno stipendio che mi permette sempre di vivere decentemente. E non avere una dimora fissa, per me, è piuttosto positivo.