Wednesday, February 18, 2009

Meccanismi perversi dell'informazione

Tratto da
Il Corriere della Sera di mercoledì 17 febbraio 2009


Purtroppo sembra che in Italia gli stupri stiano diventando più numerosi delle tragedie più frequenti in Italia: i morti sulle strade e le 'morti bianche', cioè i morti sul lavoro.
Ma sembrano interessare la stampa e i media in modo piuttosto iniquo.
Si guardi l'articolo sopra. Lo stupro a danno di una donna invalida di 83 anni ha trovato nel giornale di ieri solo lo spazio di un piccolo trafiletto, e non se ne è parlato per niente nei telegiornali di ieri e di oggi. Gli stupri a danno di donne giovani dei giorni precedenti invece sono stati trattati a titoli cubitali nei giornali per giorni e giorni (giustamento, è ovvio) e se ne è parlato nei tg per vari giorni.
Giustissima la prima situazione: fatti di inaudita gravità. Ma ingiusto che una povera signora di 83 anni, vittima dello stesso reato, sia quasi completamente dimenticata dai mezzi d'informazione. La povera signora sarà meno giovane e attraente delle altre vittime, ma il reato verso di lei ha la stessa gravità di quello alle altre donne, e i media non sembrano riconoscerlo.