Sunday, June 6, 2010

Nuovo blog: http://rbarazza.weebly.com

E con il simpatico poster dei miei alunni concludo questo blog personale per proseguirlo nel prossimo che, in quanto parte di un sito web, mi permette di organizzare meglio i miei contenuti.
D'ora in poi il mio nuovo blog è

http://rbarazza.weebly.com/new-blog.html

ma è più facile ricordare il sito intero

http://rbarazza.weebly.com/

e cliccare, in alto a destra, su New Blog.

Poster della 3 C

Ringrazio la 3 C di Rovigo per il poster!


Wednesday, June 2, 2010

Tagli alla cultura. Lista dei 232 istituti colpiti.

Sembra che al governo non interessi molto la cultura. E' noto che ritengono che la cultura sia in mano alla sinistra, ma una punizione tanto esemplare non se l'aspettava nessuno. L'Italia è tra i paesi che investe meno in cultura. D'ora in poi meno ancora.
Prospettive grigie: sembra che la vita in Italia si stia impoverendo drasticamente. Dovremo accontentarci di mangiare e bere, e sopravvivere. Quelli che hanno lavoro. Gli altri, poveretti, neanche quello.
La cosa sconcertante è che il nostro premier è tra gli uomini più ricchi del mondo. Ma, certo, non mescoliamo pubblico e privato. O meglio, mescoliamolo solo quel tanto che ci vuole (conflitto d'interessi, reti pubbliche e private ...).
Ecco la lista dei 232 istituti di cultura che non riceveranno più finanziamenti pubblici.
Sembra la fila di croci bianche di un cimitero di guerra.


Da http://www.omniablog.net/

http://www.omniablog.net/2010/05/30/manovra-finanziaria-la-lista-dei-232-istituti-culturali-a-rischio-taglio-finanziamenti/


1.Fondazione Alcide de Gasperi
2.CIME Consiglio Italiano per il Movimento Europeo
3.Centro Studi Americani
4.Associazione giovanile musicale AGIMUS
5.Ente Nazionale Assistenza Magistrale – E.N.A.M.
6.Fondazione “Guido d’Arezzo”
7.Fondazione italiana per la musica antica
8.Centro italiano di ricerche aerospaziali – CIRA SpA
9. Istituto italiano di studi germanici
10. Ente geopantologico di Pietraroia
11.Parco geominerario
12.Riserva naturale dello stato Isola di Vivara
13.Associazione italiana combattenti e reduci
14.Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna
15.Associazione nazionale veterani e reduci garibaldini
16.Federazione italiana volontari della libertà
17.Associazione dei Cavalieri italiani del sovrano militare Ordine di Malta
18.Associazione nazionale “Nastro Verde”
19.Ente per lo sviluppo dell’irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia e Lucania
20.Comitato Nazionale per il centenario della nascita di Cesare Pavese
21.Comitato Nazionale un secolo di Fumetto Italiano
22.Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita di Guglielmo Massaja
23.Comitato Nazionale per le celebrazioni del bimillenario della nascita di Vespasiano
24.Comitato Nazionale per le celebrazioni del millenario della Basilica di Torcello
25.Comitato Nazionale “I Trattati di Roma”
26.Comitato Nazionale per le celebrazioni del quarto centenario della morte di Alberico Gentili
27.Comitato Nazionale per le celebrazioni del 550 anniversario della nascita di Bernardino di Betto detto il Pinturicchio
28.Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Mario Soldati
29.Comitato Nazionale per le celebrazioni del bicentenario di Casa Ricordiù
30.Comitato Nazionale le “Autonomie Locali”
31.Allegorein
32.Accademia Medica di Roma
33.Accademia Angelica Costantiniana
34.Accademia Nazionale di Agricoltura
35.Accademia Filarmonica di Bologna
36.Associazione Naz. Funzionari Direttivi
37.Associazione per la Riforma dello Stato
38.Associazione Romana Amici della Musica – ARAM
39.Associazione Fondo Alberto Moravia
40.Associazione Liberi Scrittori Italiani
41.Associazione Don Giuseppe De Luca – Roma
42.Centro di Cultura Scientifica Alessandro Volta
43.Centro Italiano di Ricerche e Informazione, ecc. – CIRIEC
44.Centro per la Cultura d’Impresa
45.Centro di Iniziativa e Ricerca sul sistema – CIRSES
46.Fondazione Bettino Craxi
47.Fondazione Guido D’Arezzo Arezzo
48.Fondazione Maria e Goffredo Bellonci – Roma
49.Fondazione Nazionale Carlo Collodi – Pescia
50.Fondazione Ugo Spirito – Roma
51.Istituto Accademico di Roma
52.Istituto di Studi Filosofici
53.Istituto Naz. Tostiano
54.Istituto di Storia e Arte del Lazio Meridionale – Bibl. GM Longhi
55.Istituto Domus Mazziniana – Pisa
56.Istituto Internazionale di Storia Economica Francesco Datini – Prato
57.Istituto Storico Italiano per l’Età Moderna e Contemporanea – Roma
58.Istituto Domus Galilaeana – Pisa
59.Società Tarquiniense di Arte e Storia
60.Società Storia Patria Puglie
61.Società Reggiana Studi Storici
62.Società Dalmata Storia Patria
63.Società nazionale di scienze e lettere ed arti – Napoli
64.Unione Giuristi Cattolici Italiani
65.Unione internazionale degli Istituti di archeologia, Storia e Storia dell’Arte in Roma
66. Accademia degli Incamminati – Modigliana
67. Accademia dei Concordi – Rovigo
69.Accademia dei Fisiocritici – Siena
70.Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna – Bologna
71.Accademia delle Scienze di Ferrara – Ferrara
72.Accademia delle Scienze di Torino – Torino
73.Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria – Roma
74.Accademia di Studi Italo – Tedeschi – Merano
75.Accademia Etrusca di Cortona
76.Accademia delle Arti e del Disegno – Firenze
77.Accademia Galilaeana di Scienze Lettere ed Arti in Padova – Padova
78.Accademia Italiana della Cucina – Milano
79.Accademia Italiana di Scienze Forestali – Firenze
80.Accademia Lancisiana – Roma
81.Accademia Ligure di Scienze e Lettere – Genova
82.Accademia Lucchese di Scienze lettere Arti – Lucca
83.Accademia Marchigiana di Scienze Lettere e Arti – Ancona
84.Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL – Roma
85.Accademia Nazionale di San Luca – Roma
86.Accademia Nazionale di Scienze lettere e Arti di Modena – Modena
87.Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Palermo – Palermo
88.Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti – Mantova
89.Accademia Olimpica – Vicenza
90.Accademia Properziana del Subasio – Assisi
91.Accademia Pugliese delle Scienze – Bari
92.Accademia Raffaello – Urbino
93.Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze – Arezzo
94.Accademia Toscana di Scienze e Lettere “La Colombaria” – Firenze
95.Associazione Centro Studi Feliciano Rossitto – Ragusa
96.Associazione “Roma nel Rinascimento” – Roma
97.Associazione Malacologica Internazionale – A.M.I. – Roma
98.Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno D’Italia – Roma
99.Associazione per l’Economia della Cultura – Roma
100.Ateneo di Brescia Accademia di Scienze Lettere ed Arti – ONLUS – Brescia
101.Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo – Bergamo
102.Ateneo Veneto – Venezia
103.Biblia – ONLUS – Settimello
104.Centro “Pio Rajana” Centro di Studi per la Ricerca Letteraria Linguistica e Filologica – Roma 105.Centro Camuno di Studi Preistorici – Capo di Ponte
106.Centro di Cultura di Storia Amalfitana – Amalfi
107.Centro di Iniziativa Giuridica “Piero Calamandrei” – Roma
108.Centro di Studi sulla Cultura e l’immagine di Roma – Roma
109.Centro Internazionale di Etnostoria – Palermo
110.Centro Italiano di Studi sul Basso Medioevo – Accademia Tudertina – Todi
111.Centro Studi sul Classicismo – San Gimignano
112.Centro Internazionale di Studi Rosminiani – Stresa
113.Centro Internazionale per lo Studio dei Papiri Ercolanesi – Napoli
114.Centro Nazionale di Studi Leopardiani – Recanati
115.Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per i Medio Oriente e l’Asia – Torino
116.Centro Studi Piero Gobetti – Torino
117.Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali ONLUS – Ravello
118.Ente Nazionale Giovanni Boccaccio – Firenze
119.Essmoi – Fondazione Giuseppe Emanuele e Vera Modigliani (Ente per la Storia del Socialismo e del Movimento OperaioItaliano) – Roma
120.Fondazione Domus Galilaeana – Pisa
121.Fondazione “Casa di Oriani” – Ravenna
122.Fondazione Casa Buonarroti – Firenze
123.Fondazione “Biblioteca Benedetto Croce” – Napoli
124.Fondazione Centro Internazionale di Studi di Architettura “Andrea Palladio” – Vicenza
125.Fondazione “Centro Studi Filosofici di Gallarate” – Padova
126.Fondazione “Remo Orseri per la Collaborazione Culturale fra i Popoli” – Roma
127.Fondazione Accademia Musicale Chigiana – Siena
128.Fondazione Adriano Olivetti – Roma
129.Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico – Roma
130.Fondazione Arena di Verona
131.Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori – Milano
132.Fondazione Artistica Poldi Pezzoli – ONLUS – Milano
133.Fondazione Biblioteca Archivio Luigi Micheletti – Brescia
134.Fondazione Carlo Donat – Cattin – Torino
135.Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea – C.D.E.C. – ONLUS – Milano
136.Fondazione Centro Nazionale di Studi Manzoniani – Milano
137.Fondazione “Centro Sperimentale di Cinematografia” (così modificata la denominazione della Fondazione Scuola nazionale di cinema con D.Lgs.22-1-2004, n.32)
138.Fondazione Centro Studi sulla Civiltà del Tardo Medioevo – San Miniato
139.Fondazione Civico Museo Biblioteca Attore Teatro Stabile di Genova – Genova 140.Fondazione Claudio Monteverdi – Cremona
141.Fondazione di Ricerca Istituto Carlo Cattaneo – Bologna
142.Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi – Firenze
143.Fondazione Ezio Franceschini – ONLUS – Firenze
144.Fondazione “Festival dei Due Mondi di Spoleto”.
145.Fondazione Giacomo Brodolini – Roma
146.Fondazione Giangiacomo Feltrinelli – Milano
147.Fondazione Gioacchino Rossini – Pesaro
148.Fondazione Giorgio Cini – Venezia
149.Fondazione Giulio Pastore – Roma
150.Fondazione “Il Vittoriale degli Italiani” – Gardone Riviera
151.Fondazione Ing. Carlo Maurilio Lerici – Roma
152.Fondazione Istituto Gramsci – ONLUS – Roma
153.Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico – Roma
154.Fondazione Istituto Nazionale Studi sul Rinascimento – Firenze
155.Fondazione Istituto Nazionale di Studi Verdiani – Parma
156.Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci – Torino
157.Fondazione Istituto Storico “Giuseppe Siotto” – Cagliari
158.Fondazione Istituto Italiano Storia della Musica – Roma
159.Fondazione “La Triennale di Milano” – Milano
160.Fondazione “La Quadriennale di Roma” – Roma
161.Fondazione Lelio e Lisli Basso – Issoco – Roma
162.Fondazione “Liberal” – Roma
163.Fondazione Lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari (costituita con L.11-11-2003, n. 310)164.Fondazione Luigi Einaudi – Torino
165.Fondazione Luigi Einaudi per Studi di Politica ed Economia – Roma
166.Fondazione Museo Stibbert – ONLUS – Firenze
167.Fondazione Napoli Novantanove – ONLUS – Napoli
168.Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII – Bologna
169.Fondazione Palazzo Coronini Cronberg – Gorizia170.Fondazione Pietro Nenni – Roma
171.Fondazione Rosselli – Torino
172.Fondazione Scientifica Querini Stampalia – ONLUS – Venezia
173.Fondazione Spadolini Nuova Antologia – Firenze
174.Fondazione Stauros Italiana – San Gabriele -Isola Abruzzo del Gran Sasso
175.Fondazione Studi Storici Filippo Turati – ONLUS – Firenze
176.Fondazione Ugo da Como – Lonato
177.Fondazione Ugo e Olga Levi Centro di Cultura Musicale Superiore ONLUS – Venezia
178.Fondazione Università Internazionale dell’Arte – U.I.A. – Firenze
179.Fondazione Valentino Bucchi – Roma
180.Fondazione Verga – Catania
181.Gabinetto Scientifico Letterario “G.P. Vieusseux” – Firenze
182.Giunta Centrale per gli Studi Storici – Roma
183.Istituto Abbatia Sancte Marie de Morimundo
184.Istituto Alcide Cervi – Reggio Emilia
185.Istituto di Studi Pirandelliani e sul Teatro Contemporaneo – Roma
186.Istituto di Studi Storici Postali – Prato
187.Istituto e Museo di Storia della Scienza – Firenze
188.Istituto Internazionale di Studi Liguri – Bordighera
189.Istituto Internazionale Jacques Maritain – Roma
190.Istituto Italiano di Numismatica – Roma
191.Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria – Firenze
192.Istituto Italiano di Studi Storici – Napoli
193.Istituto Italiano per la Storia Antica – Roma
194.Istituto Lombardo – Accademia di Scienze e Lettere – Milano
195.Istituto Luigi Sturzo – Roma
196.Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte – Roma
197.Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici – Firenze
198.Istituto Nazionale di Studi Romani – ONLUS – Roma
199.Istituto Nazionale di Urbanistica – Roma
200.Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia – Milano
201.Istituto per la Scienza dell’Amministrazione Pubblica – I.S.A.P. – Milano
202.Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano – Roma
203.Istituto per la Storia dell’Arte Lombarda – ONLUS – Milano
204.Istituto per la Storia dell’Azione Cattolica e del Movimento Cattolico in Italia “Paolo VI” – Roma
205.Istituto per la Storia e l’Archeologia della Magna Grecia – Taranto
206.Istituto per le Ricerche di Storia Sociale e Religiosa – ONLUS – Vicenza
207.Istituto Storico Italiano per il Medioevo – Roma
208.Istituto Storico Lucchese – Lucca
209.Istituto Veneto Accademia di Scienze Lettere ed Arti – Venezia
210.Opera di Dante – Ravenna
211.Osservatorio Parlamentare – Roma
212.Pro Civitate Christiana – Assisi
213.Scuola Archeologica Italiana di Atene – Roma
214.Società Chimica Italiana – Roma
215.Società Dantesca Italiana – Firenze
216.Società di Studi Valdesi – Torre Pellice
217.Società Entomologica Italiana – Genova
218.Società Europea di Cultura – S.E.C.I. – Venezia
219.Società Filologica Friulana – Udine
220.Società Geografica Italiana – Roma
221.Società Internazionale di Studi Francescani – Assisi
222.Società Internazionale per lo Studio del Medioevo Latino (S.I.S.M.E.L.) – ONLUS – Impruneta
223.Società Italiana di Statistica – Roma
224.Società Italiana per il Progresso delle Scienze – Roma
225.Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente – Milano
226.Unione Accademica Nazionale – Roma
227.Opera nazionale “Montessori” – Roma
228.Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo
229.Casa Militare Umberto I
230.Fondazione museo internazionale delle ceramiche di Faenza – MIC
231.Fondazione Museo Nazionale della Scienza e dellaTecnologia “L. da Vinci”
232.Centro internazionale di radiocomunicazioni mediche (CIRM),istituito con decreto ministeriale 16 febbraio 1935, n. 16.

Tuesday, June 1, 2010

Cronisti in Classe

Ecco tutti gli articoli dei miei alunni pubblicati nel 'Resto del Carlino' per il gioco 'Cronisti in Classe'.
Io mi sono divertita molto e, mi sembra, anche i miei alunni.
Nei seguenti post pubblico le quattro pagine dei miei alunni della Scuola Media 'Cattaneo' di Canaro e le quattro della Scuola Media 'Riccoboni' di Rovigo.
Non sono pochi: per questo gioco il 'Resto del Carlino' ha pubblicato in tutto 16 pagine scritte dagli alunni delle medie perché quattro scuole hanno partecipato e ognuna ha redatto quattro pagine di giornale. La metà, cioè otto pagine, vengono da me e i miei alunni.
Non essendo un'insegnante di lettere, bensì di inglese, non ho potuto lavorarci in classe (altrimenti mi venivano i genitori a protestare che sprecavo le ore di inglese!); quindi in classe si sceglievano i temi, si organizzavano i gruppi di lavoro e poi i ragazzi dovevano fare quasi tutto da soli in orario extrascolastico; io infine raccoglievo e rivedevo gli articoli.
Ho voluto aggiungere due pagine che non dipendono dal mio lavoro, bensì da quello della scuola di Arquà Polesine. Le pubblico perchè vi ritrovo, citata e fotografata, una mia ex-alunna, Chen Jing Jing, che ha iniziato l'anno scolastico a Rovigo e lo ha proseguito ad Arquà. Voglio con questa salutarla.


Da 'Il Resto del Carlino':

http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/campionato_giornalismo/2010/06/09/343240-baby_giornalisti_arqua.shtml

Canaro, pagine 4 e 3.











Canaro, pagine 2 e 1.











Friday, May 28, 2010

Davvero lenta la giustizia italiana!

Ho da poco ricevuto notifica di un debito nei confronti di Trenitalia: sembra che nel lontano 2005 sia incorsa in un'infrazione che non avrei saldato.
Pur concernente tempi ormai abbastanza remoti, ricordo che, nella tratta descritta, avevo comprato un biglietto per raggiungere una certa località a cui si poteva arrivare anche per altra via più breve. Sapevo che, se si raggiunge una stazione attraverso una scorciatoia ferroviaria, non si incorre in sanzione se si paga la tratta più lunga e cara. E questo era quello che avevo fatto in quell'occasione. Un bigliettaio, però, mi aveva ugualmente contestato l'irregolarità del biglietto e mi aveva inflitto una multa.
La notifica, ricevuta in questi giorni, afferma che io non ho pagato la sanzione. La cosa è molto strana: nessuna persona di buon senso 'dimentica' una multa, oltretutto della modesta cifra di 60 €, rischiando di pagarej, in seguito, alti interessi sul debito. Potrei sbagliarmi ma quasi sicuramente l'ho saldata anch'io. Penso che non avrei dormito sonni tranquilli all'idea di ritrovarmi con debiti pesanti e crescenti verso Trenitalia.
Trenitalia afferma che io non ho pagato la multa.
Dopo 5 anni! Strano.
Strano anche il fatto che mi si chiedano solo gli stessi 60 €, senza le spese procedurali previste nei casi di debiti insoluti.
E di interessi in 5 anni ce ne sarebbero un bel po', credo.
Altra questione: dopo 5 anni una persona non tiene più i certificati di multe e multine varie. Di solito, passato uno o due anni, li butta.
Ora, io non ho ancora controllato tutte le mie carte e può darsi anche che ritrovi i tagliandi dei versamenti avvenuti, ma non sarebbe strano se fossero stati buttati.
Non è che queste strane multe siano un modo poco ortodosso di fare cassa?
'Mi manda RAI3' è pieno di casi come questi.
Perchè il mio messaggio sia utile non solo a me, raccomanderei:
1. Meglio non buttare i certificati di pagamenti avvenuti neanche dopo 10 o 20 o 50 anni. Sembra che sia pericoloso non poterli dimostrare.
2. Se, tra le persone che leggono questo post, ve ne sono che si riconoscono in simili situazioni, sarebbe bene se le voci circolassero.

Friday, May 21, 2010

Intercettazioni

Sembra proprio una brutta faccenda quella del divieto delle intercettazioni.
Chi non ha molto da nascondere non ritiene grave che lo si possa intercettare.
Impedire le intercettazioni fa comodo a chi vuole occultare qualcosa.
Ma l'Italia fa parte di un'Unione Europea a cui deve render conto per cose fondamentali come la libertà di parola e la libertà di indagine e lotta al crimine.
Questo è uno dei momenti in cui sentirsi italiano ha un effetto inquietante, mentre rassicura un poco la consapevolezza che l'Italia deve rispondere di quel che fa all'Europa.

Petizione contro la legge-bavaglio:

www.avaaz.org/it/no_bavaglio/?vl

Tuesday, May 18, 2010

Sunday, May 9, 2010

www.voglioilruolo.it

E' nato un sito per i precari della scuola: consiglia quali province scegliere per essere più certi di lavorare, in base alle proprie materie e punteggi:
http://www.voglioilruolo.it/
segnalato da http://www.sophia.it/
E' del Ministero ed è a pagamento.

'Homeless' o 'senza fissa dimora'?

Una parola in una lingua racconta a volte anche la mentalità di un popolo.
Una persona povera che non ha casa e dorme per strada viene definita 'homeless' (cioè 'senza casa') nel mondo di lingua inglese e 'senza fissa dimora' in Italia.
Cosa può voler dire questa differenza?
Sia 'homeless' che 'senza fissa dimora' sono termini negativi: alludono a povertà, abbandono ...
Però in Italia questo significato negativo è reso da un'espressione che non si limita a definire una persona senza casa, bensì qualcuno che non ne ha una di fissa.
Un vero povero, semplicemente, non ha casa. Uno che non ne ha una di fissa può essere anche solo un originale o un bizzarro o un avventuroso che ama il cambiamento.
In Italia familismo, campanilismo e provincialismo sono piuttosto forti. Molti italiani si spostano poco e vivono anche tutta la vita nello stesso posto. La mobilità in molti paesi stranieri è più diffusa. Nei paesi del Nordeuropa i ragazzi se ne vanno da casa subito dopo la maturità. In America cambiare casa è frequente, anche se poi, in realtà, molti americani amano così tanto il loro paese che snobbano gli altri e non vanno all'estero; Bush, prima di diventare presidente, era stato solo in Messico. Ma spostarsi in America è molto frequente. Qualcuno dice che l'Homo Americanus abbia, tra le altre parti del corpo, anche la macchina.
Tornando alle definizioni, io, ad esempio, mi posso senz'altro definire 'una senza fissa dimora' perchè cambio spesso affitti e non intendo iniziare un mutuo per la casa perché vorrei tornare all'estero in futuro, ma non sono una 'homeless' perché, per fortuna, ho uno stipendio che mi permette sempre di vivere decentemente. E non avere una dimora fissa, per me, è piuttosto positivo.

Monday, May 3, 2010

Piccolo giro del mondo gastronomico

Oggi a Padova ho potuto fare un piccolo giro del mondo gastronomico grazie all'iniziativa 'L'Europa in Prato - mercato internazionale' e ad un negozio di prodotti filippini vicino a Prato della Valle.

Oggi ho pranzato con:
aperitivo greco Loukatos,
paella valenciana,
insalata greca,
birra filippina San Manuel e succo di melograno,
ciambelle austriache Mozart, alle mele e alla cioccolata.

Consigliabile.

Wednesday, April 28, 2010

Citizen Report

Bellissimo sito:
www.citizenreport.rai.it

E' un esperimento di giornalismo partecipativo diretto da Giovanni Minoli, il giornalista di 'La storia siamo noi' di Rai Educational su Rai3.

Complimenti ai lettori di Padova!

L'università di Padova si è trovata a dover pagare una somma enorme, oltre 7 milioni di euro, per risarcire i lettori di lingua straniera che avevano fatto causa per il riconoscimento della loro posizione economica e contrattuale pari, secondo loro, a quella dei ricercatori.
I miei complimenti ai lettori!
Non ho nulla contro l'università di Padova (magari qualcosetta, invece, contro altre università italiane) ma è ben noto che i lettori stranieri che insegnano nelle università italiane sono da sempre svalorizzati e umiliati. E non solo i lettori.
Sembra che i lettori fossero disposti a trattare ma l'università non ha considerato la loro proposta ... e ha fatto male.

Monday, April 26, 2010

'Meno potere ai professori'

'Meno potere ai professori' di Luigi Zingales,
da L'Espresso del 12 novembre 2009.

'L'università oggi non risponde alle esigenze degli studenti (la domanda) ma a quella dei professori (l'offerta). Non si propongono i corsi che interessano agli studenti e alle imprese che li assumeranno, ma quelli che i professori vogliono insegnare.'

'Oggi il potere è completamente nelle mani dei professori, che gestiscono tutto a loro uso e consumo. Questo impedisce riforme in senso meritocratico.'

'In Parlamento la lobby dei professori è seconda solo a quella degli avvocati.'

Scuole in contatto via webcam.

Oggi ho messo in contatto con Skype e la webcam una mia classe delle scuole medie con una classe di loro corrispondenti in inglese dalla Turchia. Questo primo esperimento didattico è stato un po' veloce e anche poco preciso nei tempi, ma ce ne saranno altri. La cosa più divertente è stato notare l'incredibile diversità di comportamento tra i ragazzi turchi e i loro coetanei italiani. Avevo raccomandato loro di essere cortesi, di non fare gestacci o espressioni antipatiche. Devo dire che sono stati simpatici e cordiali, anzi fin troppo calorosi. Salutavano con entusiasmo: 'Hi! Ciao! Hallo!' sbracciandosi e saltando sui banchi per farsi vedere in telecamera. Tutt'altra cosa i ragazzi turchi: gentili, sorridenti, cortesi, compassati, immobili, elegantissimi nella loro divisa con cravatta.
Se vogliamo riferirci ai ben noti stereotipi, sembrano molto più europei loro di noi italiani.

Thursday, April 22, 2010

Rottura nel PDL. Censura nel TG1.

Giovedì 22 aprile 2010. Data importante per l'Italia perché il PDL si è pubblicamente scisso tra sostenitori di Berlusconi e quelli di Fini. Potrebbe esserci addirittura una crisi di governo.
Impressionante la censura da parte del TG1 sullo scontro pubblico che ha sancito le rottura politica.
Lo scontro verbale violento tra Fini e Berlusconi, ben visibile nel TG3 della sera, ma anche nel TG2, è stato totalmente cancellato nel TG1. Quest'ultimo ha presentato un servizio in cui si avvicendano sul palco i vari politici 'fedeli' del PDL, pacati e composti. Nessuna immagine di Fini. Pur di evitare di accennare al rissoso diverbio (con Berlusconi in atteggiamento quasi brutale) hanno dovuto dire che il Presidente del Senato Letta, e non Berlusconi, ha invitato Fini a dimettersi da Presidente della Camera. Invece è stato Berlusconi a urlargli, quasi, di andarsene.
La censura è davvero troppo evidente. Nessun italiano sensato dovrebbe accontentarsi di vedere solo il TG1.
Poveri giornalisti del TG1! Lavorano così sottomessi al potere volenti o nolenti? Gli tocca persino perdersi la soddisfazione di presentare scoop spettacolari come quelli di questa sera.

Leggi sulla prostituzione

Sinceramente anch'io non ha ancora ben capito perché non vengono puniti i clienti delle prostitute. E' evidente che è quasi sempre sfruttamento di esseri umani. Quasi sempre.
Ipotesi n.1: in Italia se c'è qualcosa di ovvio pensano subito di complicarlo.
Ipotesi n.2: le leggi sono fatte ancora da una maggioranza maschile.

Nell'articolo l'esperienza svedese.

Da 'L'espresso' del 3 dicembre 2009.


Sunday, April 18, 2010

Padova. Monumenti.

Bella ...


... la barchetta, voglio dire:

Padova. Via Matteotti.

Forse era una piccola chiesa. Decaduta. Ora sembra usata come centralina elettrica.

Friday, April 16, 2010

Scuole medie ...

Ecco qualche exploit dei miei alunni di 12-13 anni:
all'inizio dell'anno un ragazzino mi ha sputato addosso;
anche recentemente un ragazzino ha sputato, questa volta sul mio trolley;
mi sono azzardata a confondere una i con una o nel cognome di un ragazzino; con fare aggressivo e arrogante, l'interessato è venuto in cattedra e mi ha accusata di non sapere leggere e, mostrandomi il registro, mi ha detto di imparare a leggere.
Altre cosucce sono più leggere: mi hanno minacciato di bucarmi le gomme della macchina (non sapevano ancora che usavo mezzi pubblici); mi danno del tu, specie quando sono arrabbiati; mi hanno rubato dei gadget per un piccolo concorso scolastico ...
Proprio in questi contesti, e non in altri più tranquilli, i genitori difendono a spada tratta i loro 'cuccioli'. Io sono stata accusata di usare termini offensivi perchè mi sono permessa di definire 'maleducati', in generale, i ragazzini che si comportano così.

Sunday, April 11, 2010

Sanità in Italia. Rettifica.

Qualche post fa scrivevo che finalmente gli USA, con la legge Obama, garantiranno cure sanitarie a tutti gli americani, non solo a chi paga l'assicurazione. Scrivevo che in Italia questo diritto è sempre stato riconosciuto. Devo rettificare, purtroppo. Lo dice il fatto gravissimo successo in questi giorni:

Cure negate senza tessera sanitaria.
Muore a 13 mesi bimba nigeriana.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/04/12/news/nostra_figlia_morta_per_il_no_dellospedale_la_piccola_nigeriana_non_aveva_la_tessera_sanitaria-3279255/


Con le recenti leggi, che creano non pochi problemi agli stranieri, anche quelli regolari, c'è forse la volontà di arrivare alla situazione degli USA pre-Obama. Un passo indietro. Speriamo di no. Per fortuna al momento in Italia questo è ancora contro la legge. Se quella bambina è morta, risponderanno di omicidio colposo i medici di quell'ospedale. In USA, prima della legge Obama sulla sanità, quei medici non sarebbero neanche indagati.

Tuesday, April 6, 2010

G.Antonio Stella, 'Negri, froci, giudei & Co.', Rizzoli, Milano, 2009.

Anche 'Negri, froci ...' è un bel libro. Stella denuncia il razzismo, così come attaccava i privilegi della casta nel precedente best-seller.

Riporto un brano, dalle pagine 190-192, che mi sembra molto significativo:

"Noi non siamo razzisti. Per me tutti gli uomini sono uguali, hanno la medesima dignità. Il più nero dei neri ha gli stessi diritti del mio vicino di casa. Però a casa sua", spiega Umberto Bossi nel libro 'Processo alla Lega' scritto dal suo biografo, Daniele Vimercati. Ecco il punto. Gli italiani non sono sempre rimasti a casa propria. Anzi. E dopo un periodo coloniale segnato dal lavoro di tanta brava gente ma anche da episodi non isolati di spaventosa ferocia repressiva, hanno continuato a 'usare' l'Africa come una fonte di business.
Fecero ridere il mondo, gli scandai della nostra cooperazione internazionale. Come i 2360 silos della bresciana Calvinsilos montati in Somalia e in Sudan senza basamenti di calcestruzzo o un minimo di accorgimenti per impedire al mastice delle giunture di sciogliersi al sole. O le 1725 tonnellate di buste di cibo liofilizzato, pagato 30 euro di oggi al chilo, mandate dove non avevano l'acqua per far rinvenire i minestroni disidratati. L'andazzo era tale che non solo Gianni De Michelis ammise che il 97% degli aiuti ai paesi poveri finiva in commesse a imprese italiane, ma un bel giorno il generale somalo Aidid, insieme a un compare di merende, arrivò a presentare al Triunale di Milano una richiesta di risarcimento danni nei confronti di Bettino Craxi, Paolo Pillitteri e Pietro Bearzi lagnandosi che gli era stata pagata su un conto corrente elvetico solo una parte di una tangente concordata.
Per non dire dei nostri rifiuti tossici scaricati nel continente nero. Una pratica infame finita sotto i riflettori in almeno tre occasioni. Prima quando i nigeriani sequestrarono la nave 'Piave' per costringerci a riprendere i veleni italiani abbandonati vicino a Port Koko. Poi quando la Lynx, carica di materiali pericolosi imbarcati a Massa Carrara, venne bloccata e respinta mentre si dirigeva a Gibuti. La terza quando a Mogadiscio, nel '94, vennero uccisi l'inviata RAI Ilaria Alpi e il cameraman Miran Hrovatin. Assassinati quasi certamente perché indagavano su una delle triangolazioni maledette: soldi che arrivavano in Somalia per seppellire rifiuti tossici e tornavano indietro in cambio di fucili, mitra, bazooka, munizioni ...
Aveva la voce rotta, Silvio Berlusconi, raccontando al G8 del bimbo africano morto di fame tra le braccia della madre: "Le disse di non preoccuparsi perché sarebbero arrivate le Nazioni Unite. Ma non sono arrivate mai". Bene: avanti così arriveranno ancora di meno. Ricordate il solenne giuramento al Vertice Fao del '96? "Entro il 2015 dimezzeremo il numero degli affamati." Erano allora 800 milioni. Nel 2009 sono cresciuti di altri 220 milioni, fino a un miliardo e 20 milioni. Un essere umano su sei.
E' lì la grande contraddizione occidentale, europea e italiana nei rapporti con l'Africa. Da una parte la giusta preoccupazione di un'ondata di immigrati così massiccia da essere impossibile da gestire, dall'altra l'ipocrisia di chi dice "aiutiamoli a casa loro" senza offrire alternative. Peggio, sbarrando la strada a ogni possibile 'rimonta' del continente nero. "I dazi imposti dai paesi industrializzati su alimenti base quali la carne, zucchero e latticini sono circa cinque volte superiori ai dazi imposti sui manufatti", accusava nel 2001 Kofi Anna. "Le tariffe doganali dell'UE sui prodotti della carne raggiungono punte pari all'826%."
Nel 2006, lo United Nations Development Programme confermava: "Le tariffe commerciali più alte del mondo sono erette contro alcuni dei paesi più poveri. In media le barriere commeciali per i paesi in via di sviluppo che vogliono esportare verso i paesi ricchi sono da tre a quattro volte più alte di quelle in vigore tra i paesi ricchi." Per non dire degli aiuti agli agricoltori: un miliardo di dollari al giorno in sussidi per prodotti coi quali, a quel punto, i contadini dei paesi in via di sviluppo non possono sognarsi di competere. La direttrice del programma alimentare mondiale Josette Sheeran non ha dubbi: "Milioni e milioni di persone disperate hanno solo tre scelte: la rivolta, l'emigrazione, la morte."
Un po' imbarazzati dalla cattiva coscienza e dai continui tagli agli aiuti che hanno visto l'Italia diventare lo stato più sparagnino del pianeta (con lo 0,11 reale del PIL contro un impegno dello 0,70) i paesi ricchi del G8 riuniti all'Aquila nel luglio 2009 hanno deciso di reagire aprendo i cordoni della borsa. Comunicando, con toni trionfali, di avere stanziato per le nazioni più miserabili del mondo 20 miliardi di dollari. Fatti i conti, un trentunesimo di quanto persero le solo Borse europee nella sola giornata nera del 21 gennaio 2009. O se volete lo 0,13 per mille dei soldi stanziati per arginare la crisi nei paesi ricchi dopo l'esplosione della bolla speculativa basata sui subprime.
Ammesso che finissero tutti nel continente nero: 5 euro e 18 centesimi l'anno per ogni africano. Cioè 43 centesimi al mese.

Saturday, April 3, 2010

Mendicanti integrati

Durante il recente viaggio in Marocco mi ha colpito una scena a cui ho assistito nella Medina di Tangeri: una donna anziana chiedeva l'elemosina presso l'angolo di un edificio e una signora 'borghese', vestita normalmente e con la borsa della spesa, probabilmente un'abitante dello stesso quartiere, si intratteneva per qualche minuto con la mendicante prima di proseguire verso casa, rivolgendosi a lei come fosse una vicina di casa.
Nella nostra società chi mendica, oltre ad una grande povertà che può dipendere anche solo da disgrazia o dal caso, deve sopportare anche una pressocché totale emarginazione sociale. Sembrava che quella povera anziana fosse una cittadina qualsiasi che, faceva solo un 'lavoro' più modesto, chiedendo ai passanti qualche soldo per sopravvivere.

Friday, April 2, 2010

Dall'Alpi alle Piramidi ...

Ecco le foto del mio recente viaggio

Marzo 2010. Da (circa) l'Alpe alle Piramidi ...
Cinque giorni tra Sondrio e Tirano, fino a St. Moritz (Svizzera) a bordo del Trenino Rosso del Bernina (Premio Unesco), e poi in volo fino a Tangeri, Marocco ...

http://rbarazza.myphotoalbum.com/

Saturday, March 27, 2010

Intaccato il diritto di difesa dei lavoratori

Comunicato Cgil: sembra che sia stato intaccato il diritto del dipendente di difendersi in caso di contesa con il datore di lavoro:

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LA SCURE DEL GOVERNO
SUI DIRITTI DEI LAVORATORI
(ARTICOLO 18 COMPRESO)
In Parlamento si è consumata, nel silenzio generale, una vera e propria controriforma del diritto del
lavoro, un attacco insidioso contro diritti che i lavoratori hanno conquistato in mezzo secolo di storia,
compresa la tutela dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori.
Il disegno di legge n. 1167-B (convertito in legge il 3 marzo scorso) agli articoli 30, 31 e 32, introduce
delle modifiche che mirano a svuotare di significato le tutele dei lavoratori: il risultato sarà quello di
lasciare il lavoratore ancora più solo nella "libera" dinamica dei rapporti di forza con il datore di lavoro,
al quale viene attribuita mano libera rispetto a leggi e contratti collettivi. La norma "manifesto" è il
comma 9 dell'art. 31, dove si prevede la possibilità di privare il lavoratore della tutela giudiziaria,
affidando le controversie non ai giudici, bensì ad arbitri. Questi ultimi potranno addirittura giudicare
"secondo equità", che significa: secondo il loro buon senso, senza applicare le norme di legge
e dei contratti collettivi. Questo vuol dire privare il lavoratore di garanzie certe e universali quali quelle
date dai contratti nazionali e dalle leggi, minando anche la stessa la tutela dell'articolo 18 dello
Statuto dei lavoratori.
Ma vi è di più: anche se un lavoratore dovesse riuscire ad andare davanti ad un giudice, quest'ultimo
non potrà sindacare le scelte del datore di lavoro e dovrà tener conto dei concetti di giusta causa e di
giustificato motivo di licenziamento che saranno dettati non più dalla legge e dalle norme costituzionali,
bensì dalla contrattazione collettiva (anche separata) e, ancor peggio, dal contratto di lavoro individuale
stipulato all'atto dell'assunzione, qualora certificato da apposite commissioni (art. 30). È evidente
che in quest'ultimo caso, data la disparità contrattuale tra datore e lavoratore, il contratto certificato
potrà benissimo sanzionare con il licenziamento anche una minima mancanza del lavoratore.
Vengono in questo modo letteralmente capovolti i fondamenti stessi del diritto del lavoro, nato per
tutelare il contraente debole nel rapporto di lavoro.
Il disegno di legge contiene, inoltre, una ridefinizione dei termini per l'impugnazione dei licenziamenti,
dei contratti di collaborazione, dei contratti a termine e dei trasferimenti che renderà assai difficile
(se non impossibile) al lavoratore la tutela giurisdizionale dei propri diritti (art. 32). Se a tutto ciò si
aggiunge che, dopo la legge n. 69/2009, sarà possibile condannare il lavoratore alle spese di giudizio
quando vorrà ricorrere al tribunale per difendere un suo diritto, appare ancor più urgente e necessaria
una presa di posizione.
"Il collegato lavoro è incostituzionale perche viola, tra gli altri, l'articolo 24 della costituzione
che riconosce il diritto di ogni cittadino a ricorrere al giudice per difendere i propri interessi".
Lo ha affermato il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, in occasione dello sciopero generale
del 12 marzo a Padova, che ha aggiunto: "dunque anche l'avviso comune del 11 marzo, chiaramente
preordinato da Sacconi e dagli altri firmatari, assume un carattere incostituzionale. Nessuno
si illuda: la Cgil risponderà sia sul piano legale che su quello sindacale a questo attacco ai
lavoratori per tutelarli nella loro prerogativa a difendere i propri diritti come meglio credono, a cominciare
dai diritti dei lavoratori più giovani". In questa lotta la CGIL sarà sempre in prima fila.
marzo 2010
Cgil.
Sempre dalla tua parte

Tuesday, March 23, 2010

Premio Nobel Obama

Complimenti, Presidente Obama! Con la riforma del sistema sanitario statunitense Obama si è conquistato di fatto molti punti del Premio Nobel dato sulla fiducia. Ben 32 milioni di americani possono ora essere curati.
Modestamente, nel mio paese, per quanto non veda l'ora di emigrare di nuovo, tutti si son sempre potuti curare, anche chi non possiede proprio niente. Decisamente gli USA hanno fatto un grande passo avanti con questa riforma.
Successo n. 2: la riduzione bilaterale delle armi atomiche USA e URSS.
Questione n. 3 (da altri 1000 punti del Premio Nobel): Palestina. Gli americani sembrano vederci un po' meglio, di recente, sulla faccenda dei palestinesi. Biden e la Clinton hanno addirittura contrariato il premier israeliano Natanyao con i loro discorsi sull'illegalità degli insediamenti israeliani. Ma non è servito a molto finora. Netanyao ha ribadito le posizioni di Israele, anzi ha fatto capire ancor più chiaramente quello che gli osservatori più critici hanno da sempre intuito: Israele ha condotto una politica di crescente esclusione dei palestinesi da tutti i territori; qualcuno ha parlato di volontà di lento sterminio dei palestinesi o di cacciata dai loro territori senza possibilità di rientro. Ma in questo incontrano il problema di un popolo molto prolifico e difficilmente eliminabile.
Molto chiara l'intenzione di Netanyao: Gerusalemme è sempre stata loro. Come se i palestinesi fossero stranieri in un territorio che è sempre appartenuto agli ebrei. Scarsa memoria storica, quando fa comodo.
Gli israeliani hanno seguito questa politica in modo crescente: occupazione di un territorio, anche illegalmente, finchè, dopo un po' di tempo, quel territorio risulta di fatto israeliano perchè ci vivono gli israeliani. Pian piano si sono impossessati di un'area sempre più estesa. Ai palestinesi le briciole. Il discorso di Netanyao ribadisce questa politica: Gerusalemme, che dovrebbe essere, secondo gli accordi, anche dei palestinesi, la vogliono tutta gli israeliani. Nel suo recente discorso politico Netanyao ha declamato che non si possono chiamare insediamenti quelli di Gerusalemme perchè Gerusalemme non è un insediamento, è la loro capitale. Dopo un po' ci sono solo loro, e i palestinesi perdono ogni diritto.
L'America è determinante nella vicenda. Moltissimo dipende da loro. Hanno assunto un atteggiamento più critico di recente. Speriamo in un altro successo. La questione palestinese è indispensabile per risolvere tutte le questioni mediorientali e le grandi contese internazionali.
Gli ebrei sono sempre stati definiti un popolo senza terra. Ora lo sono i palestinesi.

Friday, March 19, 2010

Cronisti in Classe

Ecco i miei alunni-giornalisti di Canaro e Rovigo che, da me seguiti, partecipano al concorso 'Cronisti in Classe', organizzato dal 'Resto del Carlino' di Rovigo.
Questi sono gli articoli finora pubblicati.

Canaro 1 :



Rovigo 1 :



Canaro 2 :



Rovigo 2 :


Thursday, March 18, 2010

The winner takes it all

Sarà anche una scena da cartolina ma, secondo me, è una bella cartolina.
Dal musical 'Mamma mia!', la canzone degli Abba 'The winner takes it all':

http://www.youtube.com/watch?v=dfWY77HR-s0&NR=1
(molto più bella se si segue il testo)


I don't wanna talk / about things we've gone through
though it's hurting me / now it's history
I've played all my cards / and that's what you've done, too
nothing more to say / no more ace to play
the winner takes it all / the loser standing small
beside the victory / that's her destiny
I was in your arms / thinking I belonged there
I figured it made sense / building me a fence
building me a home / thinking I'd be strong there
but I was a fool / playing by the rules
the gods may throw the dice /their minds as cold as ice
and someone way down here / loses someone dear
The winner takes it all / the loser has to fall
it's simple and it's plain /why should I complain?
But tell me does she kiss / like I used to kiss you?
Does it feel the same / when she calls your name?
somewhere deep inside / you must know I miss you
but what can I say? / rules must be obeyed
The judges will decide / the likes of me abide
spectators at the show / always staying low
The game is on again / a lover or a friend
a big thing or a small / the winner takes it all
I don't wanna talk / 'cause it makes me feel sad
and I understand / you've come to shake my hand
I apologise / if it makes you feel bad
seeing me so tense / no self-confidence, but you see
the winner takes it all / the winner takes it all
the game is on again / a lover or a friend
a big thing or a small / the winner takes it all
so the winner takes it all / and the loser has to fall
so the winner takes it all / and the loser has to fall
so the winner takes it all

Monday, March 15, 2010

Per gli stranieri che vogliono studiare in Italia

Qualche tempo fa mi ha scritto uno studente universitario africano che avrebbe voluto studiare in Italia ma non sapeva a chi rivolgersi. Ho fatto circolare il messaggio in siti opportuni e ho ricevuto una serie di informazioni che possono essere utili a molti.
Ringrazio ancora molto chi mi ha risposto.


1. Il Ministero Esteri mette a disposizione borse di studio anche per stranieri:

http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Stranieri/Opportunita/


2. Borse di studio ICON:

http://www.italicon.it/index.asp?codpage=bandi


3. Le Borse Grundtvig (per insegnare ad adulti) sono per europei:

http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=133



3. Il Programma Erasmus Mundus è anche per extra-europei:

http://www.studiare-in-italia.it/



4. L'università di Siena offre borse di studio per stranieri:

http://www.italiamo.it/borse.html


5. Università di Milano:

http://www.unimi.it/studenti/foreign_students/1212.htm


6.
In questo sito consigliano di cercare su 'servizi' nei siti di ogni università. Ogni università può offrire borse di studio diverse da quelle di altre università:

http://www.studiare-in-italia.it/studying/scholarships.html


------------------------------------------------------------------------

7.
>
Gent.ma Roberta,
> in seguito alla richiesta dello studente camerunense che per tuo tramite
> ha chiesto informazioni sulla lista, volevo comunicarti
> che ho parlato con il personale amministrativo dell'Università per
> stranieri di Reggio Calabria che si é dimostrato molto disponibile a
> fornire informazioni utili riguardo i corsi di lingua italiana e
> l'erogazione di borse di studio.
> Privatamente posso fornirti i nominativi delle persone alle quali gli
> studenti potranno rivolgersi per sveltire l'iter burocratico.
> A presto.
> Daniela Latella

daniela.latella@ngi.it


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8.
Gentile Prof.ssa,
non avendo noi direttamente attività correlate al riconoscimento di borse di studio per studenti stranieri, riteniamo utile indirizzarla al sito della nota università per stranieri di Perugia
http://www.unistrapg.it/
Inoltre la informiamo che da anni è attiva a Roma un'organizzazione religiosa che si occupa di studenti stranieri (UCSEI) il cui sito però è momentaneamente non raggiungibile www.ucsei.org
Sperando di averle dato delle utili informazioni,
la salutiamo cordialmente.
O F

Caritas Italiana
Ufficio Immigrazione
Via Aurelia, 796
00165 Roma
Phone +39.06.66.177.251
Fax +39.06.66.177.602
Mobile +39.348.25..19.620
oforti@caritasitaliana.it

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9.
Ciao Roberta,
se vuoi puoi dargli il mio ind mail...ho già aiutato 1 altro studente (questa volta congolese) a venire in Italia per studio. Potrei passare anche a lui info in merito. Sono esperta dell'immigrazione, lavoro a diretto cntatto con immigrati per Croce Rossa e di casi di questo genere ne vedo parecchi.
Non dovrebbe fare altro che rivolgersi all'ambasciata d'Italia in Camerun o se li non c'è, nel paese più vicino. Solitamente si mettono a disposizione borse di studio per studenti meritevoli, con un buon italiano tanto da poter seguire lezioni universitarie in Italia. Il corso di italiano organizzato dall'ambasciata in collaborazione con l'istituto italiano di cultura di riferimento prepara per 1 anno il discente all'esame di lingua e cultura italiana (soliamente a maggio/giugno di ogni anno a seconda della richiesta), una volta superato l'esme verrà dato il visto d'ingresso per studio, il riconoscimento con la dichiarazione di valore degli studi dello studente finora compiuti nel proprio paese e basterà solo per lui imbarcarsi sul primo aereo pe l'Italia. Arrivato, entro settembre, dovrà procedere all'iscrizione alla facoltà prescelta. La borsa di studio arriverà subito dopo e per essere mantenuta nel tempo, lo studente deve dare un tot di esami all'anno con una media abbastanza alta dei voti. Il trucco di molti studenti stranieri (motivati) con borsa infatti, è poi convertire il permesso per studio in permesso per lavoro subordinato, iniziare a lavorare non lasciando comunque gli studi ma proseguendoli con meno ansia visto che non godendo piu della borsa di studio , gli esami possono darli quando vogliono.

Ciao ciao!
Ilaria
sila831@tin.it

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10.
> Gentile Roberta,
>
> so che l'università di Trento dà diverse borse di studio per studenti stranieri.
>
> Può consultare il sito dell'università di trento: www.unitn.it
>
> e rivolgersi all'ufficio Welcome Office per informarsi su borse di studio, requisiti ecc.,
>
> e-mail: welcome@unitn.it

------------------------------------------------------------

11.
> Buongiorno Roberta,
> ho aiutato un mio studente che vuole conseguire una seconda
> laurea in Italia, e quindi riporto in parte quanto ho appreso al riguardo.
> Quest'anno l'ADISU (ente regionale per il diritto allo studio della regione
> Lazio, che elargisce borse di studio in denaro, o fornendo l'alloggio) ha
> riservato molte possibilità agli studenti immigrati, soprattutto di coloro che
> provengono da realtà difficili. Il bando prevedeva la presentazione della
> domanda entro il 30 ottobre, purtroppo. Per ulteriori informazioni: http://www.
> laziodisu.it/.
> Altri consigli che posso dare è vedere i bandi delle varie
> aziende regionali, e anche gli accordi che le singole università hanno
> stipulato con i singoli Paesi, in questo caso si può contattare l'ambasciata
> e il consolato del Camerun in Italia per avere indicazioni. Anche il sito del
> MAE potrebbe avere informazioni. Vi sono anche le università pontificie che
> riservano alcuni posti a studenti bisognosi che provengono da Paesi in via di
> sviluppo; in quest'ultimo caso occorre verificare se hanno attivato il corso
> di studio di interesse dello studente.

Anche l'ONU mette a disposizione borse di studio per studiare all'estero, non solo per la laurea ma anche per i corsi di PHD, laddove basta iscriversi e pagare la retta e non esiste il bando di concorso per accedere allo stesso come in Italia. I dottorati nella maggior parte dei Paesi Europei, sono con semplice iscrizione avendo un buon cv. A volte anche una buona lettera di presentazione di un docente italiano universitario aiuta. I costi delle rette sono in alcuni casi sostanziosi. L'ONU mette a disposizione le borse di studio sufficienti a coprire le spese per la durata del corso di studi dottorali per persone che hanno problemi economici.
>
> A presto,
> O O

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12.
Salve.
ti invio l'indirizzo mail dell'ufficio rapporti internazionali dell'università di Modena; forse potranno darti informazioni: uri@unimore.it


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13.
Digli di contattar unimore.it relazioni internazionali perchè a reggio emilia e modena è pieno di studenti africani.

---------------------------------------------------------------

14.
Cara Roberta, personalmente non ho informazioni precise e dettagliate. Ho un'amica che credo sappia come muoversi in questo settore. Circa le borse di studio universitarie...temo sia una amara illusione. Per studiare in Italia credo si debba arrivare all'Università per altre vie, soprattutto la 'prise en charge' di amici o conoscenti o cooperative in cui lui sia disponibile a lavorare. Il problema resta poi sempre e specialmente quello economico di non facile soluzione...
S B

Saturday, March 13, 2010

Mobbing, una delle cause dei trasferimenti docenti.

Da 'Il Resto del Carlino' di Rovigo del 10 marzo 2010.

"Secondo il direttore della Fondazione, Andrea Gavosto, il trasferimento in una scuola più comoda da raggiungere, oppure di maggior prestigio, o con alunni più tranquilli, o con una situazione interna più rilassata, rappresenta l'unica forma di gratificazione per gli insegnanti che, per la carriera, hanno ben poche speranze."
[... se restano in Italia (n.d.b. = nota del blogger)]

"Secondo i responsabili del Comitato contro il mobbing nella scuola, la radice di molti di questi mali sta in una distorta interpretazione dell'autonomia scolastica secondo quanto stabilito dalla legge Bassanini-Berlinguer del 1999. Successivamente la figura del dirigente scolastico è stata rafforzata anche con ulteriori provvedimenti (Moratti, Fioroni, Gelmini) fino a creare manager dotati, accusano, di 'poteri monocratici'. In un discreto numero dei 10mila istituti italiani si vive 'pericolosamente' e molti episodi di crocaca lo testimoniano: da Latina a Napoli a Siena, in Puglia come a Imola, a Campobasso o a Vicenza. In alcuni casi sembra assistere a vere e proprie persecuzioni che finiscono alle carte bollate ..."




35 anni in carcere, innocente: "Non sono arrabbiato."

Da 'La Repubblica - Donna' del 27 febbraio 2010.

"Non sono arrabbiato".
Giornalista: Nessuno le ha chiesto scusa, nemmeno uno dei 12 giudici che l'hanno condannata (accompagnando il verdetto di innocenza hanno solo aggiunto un offensivo congratulazioni ...).
"Non importa, la vera vittima è sempre stata soltanto una, il bambino [violentato]."


Sunday, March 7, 2010

Chi impedisce l'illegalità di un governo in Italia?

Ha ragione Di Pietro. Chi può impedire che un governo italiano prenda decisioni contrari a leggi e regole? Lo può fare solo il Presidente della Repubblica, che non lo ha fatto, neanche questa volta.
Speriamo che alle regionali e provinciali la gente non dia il voto a chi stravolge così spudoratamente leggi e regole pur di difendere i propri interessi.
Non hanno accettato di cambiare le scadenze per la candidatura della città di Bologna che così avrà un commissariamento lunghissimo. C'erano date precise da rispettare - hanno detto.
Già. Solo il governo può non rispettare le regole. Basta un ennesimo decreto veloce a difesa dei propri interessi.

Peppone e Don Camillo 2010

Nei due anni in cui ho insegnato a Bologna ero colpita dalle numerose iniziative di solidarietà offerte dalla città.
Anche a Rovigo, però, mi sembrano numerose.
Credo che in Polesine siano sostenute molto dalla Chiesa, mentre in Emilia partivano più spesso da associazioni sociali e politiche, spesso di sinistra.
Insomma, sembra che anche oggi Peppone e Don Camillo litighino per raggiungere, a volte, gli stessi obiettivi.

Friday, February 26, 2010

Libertà di informazione?

Ma che cavolo sta succedendo in Italia? Era da un bel po' che non mi capitavano situazioni così fascisteggianti: colleghi che controllano tranquillamente, e te lo dicono, i siti e il materiale informatico che uso in classe e che pensano di intimorirmi dicendomi che loro sanno che informazioni propongo (come se fossero informazioni fuori luogo!), o colleghi che mi fanno capire che leggono il mio blog e che, siccome hanno autorità nel mio posto di lavoro, devo stare attenta a quel che dico e scrivo (come se dicessi cose che non dovrei dire!).
Sarà che lo scorso anno ero nella pdemocratica Bologna, ma è da un po' che non ricordo casi di arroganza mobbista maschilista fascisteggiante di così basso livello! Che è? Effetto Veneto di centro-destra e leghista, o una situazione più generale (e inquietante)?
Solo in Cina e negli USA di Bush mi sono capitati esempi così clamorosi di tentativi di violazione della libertà di espressione!

Thursday, February 25, 2010

'Un giorno senza messicani' di Sergio Arau

'Un giorno senza messicani' di Sergio Arau è un divertente film del 2008 su un episodio che fa venire in mente quel che succederà in Italia il 1 marzo 2010: gli stranieri non lavoreranno perché gli italiani si rendano conto della effetti negativi della loro assenza.

http://www.sedicifilm.it/scheda_dvd.php/ungiornosenzamessicani_33344/

Pochi soldi alla cultura vuol dire anche questo ...

Da 'L'Espresso' del 19 novembre 2009.

Bambini stranieri suicidi

Wednesday, February 24, 2010

'La Masseria delle Allodole'

'La Masseria delle Allodole' è un libro di Antonia Arslan e un film dei fratelli Taviani. Bel film. Chi vuol farsi un'idea di ciò che è stato l'eccidio degli armeni in Turchia lo troverà interessante.

Madredeus

Tra la musica che preferisco c'è quella dei 'Madredeus', Fado portoghese: http://www.youtube.com/watch?v=lU6zbbjiefU&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=Uh0BfPDPKIg&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=zcfoOKL-eyg&feature=related http://www.youtube.com/watch?v=1y1vms-pNC0 http://www.youtube.com/watch?v=2bOhxGBRXAU&feature=related https://www.youtube.com/watch?v=ucL1doNYpqU

Tuesday, February 23, 2010

Siviglia

Qualche mia foto da Siviglia:

http://rbarazza.myphotoalbum.com/albums.php

Il permesso di soggiorno a punti

Safeeyah Kharsany, un'amica giornalista sudafricana, a Treviso con una borsa di studio per un anno, mi ha suggerito questo commento alle vicende italiane, che volentieri pubblico:


http://www.everyonegroup.com/EveryOne/MainPage/Entries/2010/2/10_The_Integration_Agreement__the_Italian_Government_introduces_yet_another_racial_law.html


The Integration Agreement: the Italian Government introduces yet another racial law


After the xenophobic security law and the special ethnic regulations in Roma settlements, the government is about to introduce the “residence permit by point-system”. This is a serious violation of human rights that must be immediately stigmatized and corrected by the international political and legal institutions.


Rome, February 6th, 2010. The alchemy which allows the centre-right to remain in power in Italy lies at the root of a political, civil and legal aberration. In order to survive, the present majority needs the support and backing of the Northern League - the anti-immigration, anti-minority, anti-southern Italy and anti-European party. In this sick climate, in which democratic laws are continually ignored and human and civil rights trampled on, the Northern League is free to dictate laws and measures against immigration which are automatically approved (despite criticism from civil society) without them being validated by the Constitution.


For years the Northern League has been the protagonist of xenophobic and anti-ziganist campaigns. It is no coincidence that a total of thirty-six of its exponents (including the Mayor of Treviso) have been committed for trial by the Preliminary Hearing Judge of Verona and accused of “forming an armed band”.


The defendants include the top Northern League politicians: Umberto Bossi, Roberto Maroni, and Roberto Calderoli. We must also remember that several Lega Nord leaders (like the deputy mayor of Treviso, Giancarlo Gentilini) have been charged and found guilty of racism or assault. Not to mention Mario Borghezio, who was found guilty of “aggravated arson for reasons of discrimination”. Racist and violent gangs who make use of the Legal Nord name and proclamations are rife in Italy: our human rights activists themselves have been targeted by these groups and have also received death threats.


In October 2008, Senator Bodega, the spokesman for the Northern League, announced through the press that his party was about to put to the government for its approval, a “residence permit by point system” reserved for foreign citizens. The permit foresees a series of objectives - starting with a home and employment – which will allow the immigrants to remain in Italy.


When, on March 23rd and 24th last year, the leaders of EveryOne Group met the President of the Italian Chamber of Deputies, Gianfranco Fini, and the Undersecretary of State for the Ministry of the Interior, Alfredo Mantovano, in Rome they were given the promise that Italy would never approve and issue such an undemocratic law. But less than a year has gone by and the government is preparing to approve and ratify a “residence permit by point system” law, which will be known as the “Integration Agreement” law.


Yesterday, the Ministers of the Interior and Welfare announced the imminent introduction of this anti-foreigner law. Next week Roberto Maroni and Maurizio Sacconi will present the decree to the Council of Ministers. People applying for a resident permit for the first time will now have to sign this agreement which contains a series of obligations . Among these requirements is the obligation to have a home with characteristics that are almost impossible to comply to; steady employment in a period when thousands of qualified Italians are losing their jobs; the ability to speak Italian; possession of a National Health Service card, and a knowledge of the Italian Constitution. “Only yesterday,” said Maroni, “we were debating the regulations that envisage the signing of the Integration Agreement when the residence permit is issued.


This is the “security law” that sets out specific aims to be respected in the space of two years, the results of which are to be evaluated by the Immigration Counter. If the objectives have been reached then the person will be granted a residence permit, if not he or she will be expelled from the country. In this way we will guarantee full integration. In other words: I will tell you what you have to do in order to integrate into our society.


If you fulfill the obligations, then I will issue you with a residence permit, if you don't, then that means you don't want to integrate. We will only be applying this law to those applying for new permits. For the courses in the Italian language and culture, we will not be asking the immigrants for money, we will organize them ourselves in order to guarantee a uniform standard in all the regions and have everything under our control.” Sacconi added “the agreement lays out the immigrant's rights and duties: which are, as well as a knowledge of the language, the possession of a National Health card, 12 years' basic education, and transparent rent contracts”.


At the end of the two-year period the immigrant will have to have scored 30 points, which he or she will be assigned through exams in the Italian language, civic formation, historical culture, and the Constitution. If he commits a crime, points will be taken off. If after two years, the immigrant has not totalled a “score” of 30, he may be granted another year but after that he will be expelled from the country - even if he has a wife and children here or the lives of his family back in his homeland depend on his earnings here.


It is obvious that this new xenophobic law will bring about further conditions of irregularity, serious cases of blackmail from employers or those who rent out property to foreigners. The thousands of cases of slavery or those forced to prostitute themselves - already institutionalized in Italy by the “safety package” (94/2009) - will be aggravated and increased out of all proportion.


We cannot but agree with Giancarlo Bressa, (leader of the PD's parliamentary group for the Constitutional Affairs Commission in the Chamber), when he said: “Being a foreigner in Italy means being subjected to a scandalous social lottery in which the judges cheat right from the beginning. We are the most xenophobic country in Europe. A fine result, my compliments to Maroni and Sacconi”.


From a legal point of view, this “residence by point system” is an ethnic measure and therefore represents a further breach of human dignity and the individual's fundamental rights contained in the Charter of Nice (art. 1) and the Universal Declaration of Human Rights (Preamble and art. 1). All citizens in a democracy, must be equal before the law, in that they are human beings (the equality between citizen and foreigner is based on precise articles of the Constitution: no. 2. (The Republic recognises and guarantees the inviolable human rights, 3 (equal social status) and 10, 2 (legal status of foreigners). Creating a special law for the right to reside in Italy is clearly illegal, because the rights and duties of the individual, without distinction, are already sanctioned by the laws in force.


As for people's rights, they must be the same for everyone. Article 2 of the Constitution rules that “The Republic recognises and guarantees the inviolable human rights” where “human” cannot only be intended to be “citizen” because there are international laws that regulate human rights - in particular the Universal Declaration of Human Rights from 1948, and the European Union's Charter of Human Rights.


The Constitutional Court has also established on several occasions that foreigners are protected by fundamental rights and that these rights concern the individual as such - again based on the articles laid down by the Constitution.


The introduction of special laws (like the “security package”), the regulations for ethnic groups (such as the “sociality pact” for the Roma people who live in conditions of authentic apartheid in ghetto-camps), and now the new “Integration Agreement” represent serious violations of human and civil rights that must be stigmatized by the UN High Commissioner for Human Rights and the EU institutions. and immediately quashed by Italian and International courts.

Saturday, February 13, 2010

"La donna tangente" di Gad Lerner

Mi è piaciuto l'articolo di Gad Lerner "La donna tangente" sulla Repubblica di oggi 13 febbraio 2010:

http://www.repubblica.it/cronaca/2010/02/12/news/la_donna_tangente-2266666/



Cronaca

IL COMMENTO

La donna tangente

di GAD LERNER


LA DONNA-tangente pare ormai assunta come merce di scambio ordinaria fra i puttanieri della nuova classe dirigente italiana. Costa relativamente poco, cementa solidarietà indicibile ovvero complicità omertosa, come e più di qualsiasi altro pagamento in nero. Il regalo sessuale lubrifica il sistema affaristico fin dentro i palazzi del governo, e pazienza se rende incivile anche la Protezione civile: funziona perché corrompe.

Lo spregiudicato costruttore romano Diego Anemone che offre graziosamente a Guido Bertolaso le prestazioni della brasiliana Monica e le "ripassatine" di Francesca, in attesa della festa "megagalattica" al Centro benessere Salaria Sport Village con due o tre ragazze, mi raccomando, "di qualità", si è procacciato appalti lucrosi con lo stesso metodo reso celebre dall´imprenditore della sanità barese Gianpaolo Tarantini.

Resta da chiedersi quanti sono in Italia i prosseneti alla Anemone o alla Tarantini, capitani d´impresa non ancora quarantenni tanto abili nel saziare gli appetiti erotici della Seconda Repubblica. Intervistata dal "Financial Times", l´estate scorsa Patrizia D´Addario spiegava che questo genere di scambi tra uomini politici e cacciatori d´appalti è prassi ordinaria. Da Tangentopoli a Puttanopoli. Ma anche nel settore privato dilaga la stessa usanza: a Milano è risaputo che certe cene d´affari con clienti stranieri vengono suggellate dall´ingresso finale a sorpresa delle signorine-cadeau.

L´esempio, come sempre, viene dall´alto. E poco importa che il Capo supremo possa disporre di una rete di fornitori così servizievoli da concedergli pure l´illusione della conquista gratuita: il maschio di potere si compiace di pensare che le donne lo desiderino per quel che è, non solo per quel che sperano di ricavarne.


Ora sappiamo che la sintonia fra B&B era cementata da una consuetudine di uomini maturi che si strizzano l´occhio l´un l´altro, come del resto già testimoniato dalla serata a Palazzo Grazioli del 2 dicembre 2008 in compagnia di Gianpaolo Tarantini e delle sue girls. Sarà senz´altro una coincidenza se un uomo assai vicino a Bertolaso ha di recente rilevato la Tecnohospital di Tarantini, in grave perdita. Rifiutiamo anche solo di pensare che un tale business sia stato corroborato da attenzioni intime. Vale di più riflettere sulla postura di questo potere maschile, e sugli effetti sociali che ne derivano.

Gli "uomini del fare", che operano per "il bene del paese", hanno dunque in comune pure un´idea usa e getta dell´amore. È del resto un´idea ben comunicata dalla pornografia televisiva imperante, prima ancora che dal repertorio dei discorsi pubblici del premier. Il corpo della donna plastificato e ridotto a ornamento ebete, con una ripetitività che ne abbatte la stessa carica erotica, altro non è che lo specchio di una misoginia perpetuata nella concezione della famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle carriere politiche.

Fior di studiosi hanno quantificato il danno economico, oltre che il ritardo culturale inflitto così alla società italiana. Ora sappiamo che non si tratta solo di arretratezza. La creatività dei puttanieri all´italiana ha escogitato una vera e propria scommessa imprenditoriale: le donne si regalano come bustarelle in carne e ossa per entrare nel giro che conta.

Conosco l´obiezione secondo cui non c´è niente di nuovo sotto il sole, si tratterebbe di un malcostume antico. Ma quando mai, in democrazia, s´è dovuto fare i conti come oggi con quel particolare tipo di consorteria rappresentato dal vincolo indecoroso, tant´è che bisogna tenerlo segreto pure alle rispettive famiglie, della scorribanda da casino? Ci sono patti fra compari che assumono ben altra portata quando coinvolgono i responsabili di settori delicatissimi delle istituzioni. L´omertà alimenta il mercato dei favoritismi e dei ricatti. Cominciamo finalmente a rendercene conto?

E poi c´è l´immagine che trasmette di sé il potere maschile, da quando i sorrisi di facciata non bastano più a mascherarne l´arroganza e l´inadeguatezza culturale. Si arrabatta nel sostenere che tutta l´Italia sia a misura di puttanieri, o vorrebbe esserlo. Come se in questo paese non fossero già praticabili una relazione uomo-donna e una sessualità più mature, soddisfacenti, dignitose, paritarie.

Sentiremo ancora la rituale litania contro le intercettazioni telefoniche e il gossip, nel tentativo di liquidare la compravendita dei corpi alla stregua di un hobby rilassante. Ma il degrado è ormai così manifesto da rendere anacronistica tale invettiva. Cresce infatti la percezione che i comportamenti personali di chi occupa cariche istituzionali hanno rilevanza pubblica e ripercussioni profonde sulla nostra civiltà. Per usare il linguaggio di Berlusconi: chi sputtana l´Italia?