Gli Israeliani dicono che non possono concedere l'autonomia territoriale ai Palestinesi finchè i Palestinesi non dichiarano di riconoscere lo stato d'Israele.
Secondo me conviene risolvere il problema in senso contrario:
primo passo dovrebbe essere concedere l'autonomia ai territori palestinesi incondizionatamente. Anche se i confini possono essere rivisti. Ricordiamo inoltre che lì fino al 1948 c'erano solo i Palestinesi e che il primo diritto di un popolo è quello alla propria terra.
Credo non sia difficile immaginare che moltissima violenza finirà quando i Palestinesi avranno una terra in cui costruire qualcosa per se' o per i loro figli. La violenza attuale dipende da un'assoluta precarietà e dal fatto che non sono padroni da nessuna parte.
Credo che una soluzione di questo genere sia un vantaggio immediato sia per i Palestinesi che per gli Israeliani.
Si può poi aggiungere che in realtà quella degli Israeliani sembra una scusa più che una richiesta onesta, visto che almeno la metà dei Palestinesi accetta l'esistenza del popolo d'Israele. Dall'inizio dei tentativi di accordo c'è una continua riduzione del possibile territorio palestinese. Ed è un po' difficile cerdere ad un atteggiamento onesto di sola difesa da parte di Israele. Sembra piuttosto un voler ridurre all'osso le richieste dei Palestinesi.
Comunque è una perdita anche per loro. Perchè non vivranno mai tranquilli se tengono praticamente prigionieri i Palestinesi.