Ricevo molte lettere di persone che, avendo visto uno dei miei blog, mi scrivono per chiedere informazioni per insegnare o studiare all'estero o in Italia.
Qualche tempo fa ho ricevuto un'email di una persona proveniente da un paese in via di sviluppo che chiedeva di borse di studio per studiare in Italia.
Borse di studio per studiare in Italia. Tutto qui.
Se me lo avesse chiesto un francese o un tedesco nessuno, probabilmente, avrebbe trovato nulla da ridire. Ma me l'ha scritta uno studente che proviene da un paese in via di sviluppo.
Ho fatto circolare l'email e, come al solito, da conoscenti e nuovi lettori ho ricevuto molte lettere gentili e ricche di informazioni.
Tutte, tranne l'email di un dipendende dell'ambasciata italiana di quel paese. Questa è stata la sola lettera scortese, non troppo nei miei confronti, quanto piuttosto verso quell'interlocutore: lo ha trattato da opportunista e imbroglione, e mi ha informato che di certo vuole approfittare della generosità altrui. Perché opportunista? Perchè di certo vuole ... sfuggire alla disoccupazione, altro che studiare! (devo ammettere che anch'io, in passato, ho avuto spesso questi disonesti desideri proibiti). Mi ha addirittura intimato di non scrivergli più e di fare attenzione perchè potevo rischiare un'accusa di favoreggiamento.
Favoreggiamento? Di che? Del diritto allo studio?
Sono rimasta molto colpita. Mi chiedo se è questo l'aiuto che le ambasciate dei paesi 'civili' riservano alle persone che vivono nei paesi poveri, e se questi possono da loro aspettarsi un qualsiasi sostegno per poter vivere dignitosamente, cosa che è un diritto di tutti.