Qualche giorno fa è uscito su Repubblica un articolo del solito giornalista americano critico nei confronti dell'Italia: dico solito perchè poi è comparsa subito la replica dell'intellettuale italiano di turno che accusa gli americani di essere troppo critici e superficiali nei confronti del nostro paese.
In quell'articolo c'era un'immagine che mi sembra, invece, azzecatissima: il giornalista americano diceva che gli italiani troppo spesso assomigliano a quel Nanni Moretti di 'Caos calmo' che sta sulla panchina, osserva le persone che passano, è un po' inebetito, certo anche per vicende personali dolorose, ma non agisce, è incapace di reagire ai problemi e preferisce vedere passare il mondo senza entrarvi.
Mi sembra molto azzeccata. E' vero che la superfretta che c'è in USA, dovuta ad un'organizzazione del lavoro superproduttiva, può sembrare eccessiva e impedire anche solo tranquilli e disinteressati rapporti umani, ma è sicuramente vero che spesso in Italia la gente vede problemi mastodontici ma nessuno muove un dito per risolverli. Oppure si agisce in modo teatrale, come se si sentisse la necessità di intervenire ma al massimo si mostra di interessarsene, senza in realtà fare qualcosa che serva davvero a risolvere i problemi.