Non denuncerei mai un clandestino. Credo che i clandestini si sentano ora in Italia un po' come gli Ebrei in epoca fascista: terrorizzati all'idea che qualcuno denunci semplicemente la loro presenza. Clandestini non vuol dire criminali.
E quel che è peggio è che, ora, lo sfruttamento dei clandestini ad opera di gente senza scrupoli rischia di rafforzarsi. Sono persone che ora temono tutto, anche di uscire per strada. Delinquenti scriteriati approfitteranno di certo di tale totale impossibilità di difendersi.
A chi possono rivolgersi ora i clandestini? A persone normali, magari per chiedere lavoro? Non lo faranno, è troppo pericoloso. Alle autorità? Ancora peggio. Temo che ora si rivolgeranno, più di prima, alla criminalità disposta a sfruttarli indegnamente. Praticamente questa legge costringe i clandestini a diventare criminali. Paradossale? Sembra piuttosto intenzionale. Certi leader politici hanno sempre voluto accostare clandestinità a criminalità.