Ho sentito parecchie persone lamentarsi che la Ryanair chiude i gates di imbarco in modo piuttosto discutibile. Così discutibile che hanno già perso un bel po' di clienti.
Le lamentele che sento spesso riguardano l'accesso al check-in: il check-in chiude mezz'ora prima del volo. Vari miei conoscenti sono arrivati all'ultimo minuto, ma non in ritardo, e i perfidi impiegati dell'aeroporto gli hanno chiuso il gate in faccia, non senza un intimo compiacimento, scommetto.
A me è capitata una cosa ancora più strana: all'aeroporto finlandese di Tampere avevo già passato il check-in e aspettavo l'imbarco, oltretutto in piccolissimi spazi sovraffollati.
Il volo era previsto per le 14.45, quindi per mezz'ora fino alle 14.45 i passeggeri erano tenuti ad aspettare nella sala d'imbarco. Mentre le persone si preparavano in fila, io sono andata in bagno e sono uscita alle 14.30 o 14.31. Ero convinta di essere più che in tempo per accodarmi per l'imbarco.
E invece no. Quegli sciagurati, prima delle 14.30, avevano già chiuso il gate e non mi hanno permesso di raggiungere l'aereo.
Gli aerei a Tampere disteranno una cinquantina di metri dall'edificio dell'aeroporto; non era necessario un bus per arrivarci. Ho chiesto allo staff se mi si poteva accompagnare. Avevo ancora più di dieci minuti dalla partenza. Non me lo hanno permesso.
Se fossi io fuori orario, capisco, e non potrei protestare. Ma questo mi sembra proprio un'arbitraria decisione non giustificata da necessità organizzative o di ordine pubblico.
Ho dovuto prendere un altro volo due giorni dopo: mi sono consolata con una visita a Helsinki.
Ma voglio escludere la Ryanair per i prossimi, almeno, tre o quattro voli.