Non ne so molto di diritto ma, se ho inteso bene le lezioni di diritto che mi sorbivo alla 4 di mattina coi programmi dell'Università Uninettuno (su RAI 2, per gli interessati), il problema di Treviso è un conflitto tra norme:
da una parte la Costituzione che garantisce a tutti i cittadini il diritto di praticare il loro culto,
e dall'altra i poteri speciali che il governo ha deciso di conferire ai sindaci per motivi di ordine e sicurezza.
In Uninettuno dicevano che le leggi sono ordinate in base a due criteri fondamentali: la cronologia e la gerarchia.
L'ordine cronologico stabilisce che le leggi più recenti prevalgono su quelle più vecchie, ovviamente, e se nuove disposizioni sono in conflitto con quelle vecchie, le nuove fanno testo.
L'ordine gerarchico stabilisce che se delle norme sono in contraddizione, è necessario vedere da che fonte provengono e rispettare la gerarchia. Ad esempio, tra una legge della Costituzione, e una disposizione di un organo regionale, prevale la Costituzione, che è più importante.
Per quanto riguarda la situazione di Treviso vi è, appunto, un conflitto tra Costituzione e poteri speciali dei sindaci. A me sembra che la Costituzione sia la fonte più importante, anche perchè l'autorità di un sindaco è pur sempre personale e quindi più discutibile della Costituzione.
Ma meglio chiedere agli esperti di diritto.