Penso che il ritorno al voto in condotta sia una buona idea. Mi trovavo a valutare il lavoro di certi ragazzi delle superiori che dai test risultava buono o molto buono, ma il cui comportamento in classe era gravemente irrispettoso e disturbante. Avrei potuto abbassare il voto generale ma temevo che i genitori potessero contestarmelo, visto che la media dei test era buona. Quindi, o si permette agli insegnanti di valutare anche il comportamento, o si deve permettere di dare un giudizio di condotta, perchè sono ragazzi, cioè persone in crescita, ed è giusto che anche il loro comportamento verso gli altri sia discusso e considerato più o meno accettabile.
Per quanto riguarda il ritorno al maestro unico, invece, credo sia proprio una pessima idea.
La scelta non sembra giustificata neanche da ragioni economiche, visto che c'è un orario intero da coprire in una classe, e che lo stesso orario sia fatto da un solo insegnante o che due insegnanti si dividano il lavoro di due classi non sembra cambiare il numero delle ore da spartirsi.
Ma quel che più conta è il lato professionale. Siamo in una società sempre più complessa specie dopo l'avvento della rivoluzione informatica, i ragazzi sono sempre più svegli e far fare tutto ad un solo maestro, anche se per un livello di scolarizzazione elementare, è molto meno arricchente che dividere il lavoro tra almeno tre o quattro insegnanti che coprano altrettanti settori del programma con lauree e specializzazioni pertinenti il loro settore. A dare tutto in mano ad un solo insegnante c'è il rischio di impoverire enormemente i contenuti e la qualità del lavoro, o almeno di dare a ragazzi insegnanti che ameranno un certo gruppo di materie e non ameranno un altro. Davvero deleterio.