E' vero che vi sono così tanti colori a Dublino, ma, come in una metafora, vi è un colore marrone e grigio di fondo, che corrisponde agli edifici più antichi e tradizionali dell'architettura irlandese.
E vi è anche una preoccupazione di fondo, che è quella della recente crisi economica.
Gli irlandesi stanno vivendo, più gravemente di altri, la crisi globale. Hanno inventato una battuta al proposito:
'Qual è la differenza tra Islanda e Irlanda? Una lettera dell'alfabeto e sei mesi'.
Come si sa l'Islanda ha subito un grave tracollo economico, tra i peggiori in Europa. Secondo questa battuta l'Irlanda si troverà nelle stessa situazione dopo sei mesi dal disastro islandese.
Gli irlandesi hanno conosciuto un grande sviluppo economico solo negli anni '80, passando da una situazione di vera povertà. Credo che per molti ci sia l'incubo di tornare a prima degli anni '80, che, essendo anni molto vicini, devono essere per quasi tutti ancora un ricordo molto vivo.
Il quartiere di Merrion Square ha ospitato un'altissima percentuale di geni irlandesi.
Merrion Square è un parco rettangolare circondato dalle quattro vie Marrion Sq North, Marrion Sq East, South e West.
Le case attorno sono tutte molto simili. Vi hanno abitato, tra gli altri, Oscar Wilde (scrittore), William B. Yeats (poeta), George Russell (poeta, mistico, nazionalista), Daniel O'Connell (eroe dell'indipendenza irlandese), Erwin Schroedinger (Premio Nobel australiano per la fisica).
Il quartiere ricorda molto la zona londinese di Bloomsbury dove hanno vissuto vari intellettuali, tra cui Virginia Woolf e Bertrand Russell.
Si parla spesso dei terribili anni di carestia e estrema povertà dell'Irlanda tra '800 e '900, della carestia di patate, che erano l'alimento principale, e dell'emigrazione in massa, specie verso gli USA.
Per farsi un'idea delle condizioni terribili in cui vivevano molti irlandesi fino ai primi anni del '900, si veda il film 'Le ceneri di Angela' di Alan Parker.
