Trovo piuttosto scandalosa una pratica che persiste nelle scuole statali italiane.
Quando vengono rinnovate le graduatorie degli insegnanti, ogni ufficio scolastico regionale (ex-provveditorato) deve fare un grande lavoro di ridefinizione dei punteggi di ogni insegnante.
Cosa fondamentale per la prosecuzione del lavoro di insegnamento e per gli incarichi degli anni successivi. Vi è sempre grande attesa e preoccupazione perchè anche solo un punto in più in graduatoria può significare molte ore in più di lavoro o un contratto di un anno, anzichè continue brevi supplenze.
Anche quest'anno gli insegnanti si sono presentati a maggio con i loro documenti per il rinnovo del punteggio.
Anche quest'anno, in caso di errori nel rinnovo delle graduatorie, gli insegnanti avranno tempo solo 5 giorni per protestare o far ricorso al TAR.
Un periodo così breve è già di per sè molto anomalo.
C'è da aggiungere che NON SI SA quando usciranno le graduatorie rinnovate. Non c'è una data fissa per ogni provveditorato. I provveditorati stessi non hanno idea di quando finiranno il lavoro di rinnovo dei punteggi. Forse lo sapranno qualche giorno prima.
Agli insegnanti non resta che controllare quasi ogni giorno se le graduatorie sono state pubblicate. Dopodichè, in soli 5 giorni devono decidere eventuali ricorsi. In estate, oltretutto, quando molti sono in vacanza o lontano da casa.
Mi sembra un modo per evitare noie. Gli errori sono frequenti, ma in questo modo pochi possono presentare ricorso.
Brunetta non ha nulla da ridire?