Ho appena finito di insegnare italiano in un simpaticissimo campo estivo superinternazionale.
In sole 5 settimane ho avuto alunni da Francia, Inghilterra, USA, Slovenia, Lituania, Russia, Repubblica Dominicana, Panama, Messico, Svizzera, Germania, Austria, Spagna, Grecia, Canada, Cina e ... Bressanone ... sì, perchè sembra che in provincia di Bolzano l'italiano sia una lingua straniera.
Qualche curiosità: i poveretti, ragazzi e ragazze tra gli 8 e i 18 anni, si lamentavano che la mattina non gli davano niente a colazione. Ti credo: qui in Italia le colazioni sono magrissime rispetto alle colazioni di molti paesi stranieri. Di recente sono stata in UK e nei B&B in cui vivevo mi facevano scegliere tra colazione inglese e colazione italiana. La differenza, come è noto, è tra colazione salata con carne e verdure, e colazione italiana dolce, con caffè e brioche. Ma anche quantitativamente la differenza è enorme. La colazione inglese offre piatti di formaggi, carne, salsicce, verdure, uova e poi caffè o latte o té. La colazione italiana è un velocissimo snack con un caffè preso in piedi e una brioche da mangiare mentre si corre verso il treno per andare al lavoro. Non è che in Italia siamo proprio 'morti de' fame' (siamo sulla buona strada, comunque), ma da noi si mangia poco a colazione. Ci rifacciamo col pranzo.
Ogni fine settimana i miei alunni facevano un test per verificare quanto avevano appreso sulla lingua italiana. Quando un mio piccolo alunno cinese di 8 anni doveva fare il suo primo test, piangeva. Gli ho chiesto perchè. Lui ha detto che ero solo per un male agli occhi. E non so esattamente cos'era, ma so che in Cina gli alunni sono terrorizzati da test e esami, e tra gli studenti vi è un alto tasso di suicidi. Non so se piangeva per questo, ma ho pensato che fosse così. Durante i test successivi il bambino non piangeva più, forse perchè ha visto che anche se i test sono modesti nessuno veniva fucilato.
Di solito insegno a adolescenti o adulti, e ho meno esperienza coi bambini. Questo campo estivo è stato anche molto divertente perchè ho capito di più come imparano i più giovani. E ho scoperto, ad esempio, che a loro piace, innanzitutto, divertirsi. L'ho sempre detto che i bambini sono gli unici esseri davvero intelligenti, liberi e creativi, non ancora corrotti dalle logiche utilitaristiche obbligatorie nelle società degli adulti. Siccome amano divertirsi, imparano soprattutto giocando. A loro piace, ad esempio, giocare con la lingua, anche senza capirne il significato. Ho letto per curiosità delle rime di Rodari a loro incomprensibili e, con mia grande sorpresa, ho notato che si sono risvegliati dalla noia di una barbosa lezione e tutti volevano rileggere la poesia in rima di Rodari. Poesia di cui non capivano praticamente niente. Il suono, evidentemente, la musicalità, erano sufficienti per suscitare in loro curiosità e persino entusiasmo.