Secondo me la Georgia non doveva attaccare i ribelli dell'Ossezia del Sud. Da un referendum sembra che il 99% degli abitanti dell'Ossezia del Sud (Georgia) vogliano l'indipendenza dalla Georgia per unirsi all'Ossezia del Nord (Russia). La divisione tra Ossezia del Nord e Ossezia del Sud è una divisione artificiale determinata da logiche politiche calate dall'alto seguite al crollo del Comunismo.
La Russia, subito demonizzata da tanto mondo occidentale (ad es. da RAI1 nella persona del suo direttore Riotta), in realtà è intervenuta a difesa dell'Ossezia ma non è stata la prima ad attaccare. Ancora una volta le decisioni vengono prese dall'alto, non considerando le intenzioni dei popoli. Il principio di autodeterminazione dei popoli è riconosciuto da tutti, ma, sembra, solo sulla carta. Chi decide? Sahkasvili, leader filoamericano della Georgia, o i leader russi? O l'America interessata al controllo del greggio di quella zona?
Chi ha il diritto di decidere il destino dell'Ossezia del Sud è solo il suo popolo.
La Russia ha giustificato la sua ingerenza in difesa dell'Ossezia del Sud dicendo che il Kosovo è un precedente. Ma come? La Russia non ha riconosciuto il diritto del Kosovo all'autodeterminazione. Ma come precedente, per giustificare il proprio intervento, può far comodo. In ogni caso, intervento o meno della Russia, penso che la Georgia stessa non abbia il diritto di impedire una libera decisione del popolo dell'Ossezia.
E se la Russia riconosce il diritto dell'Ossezia del Sud a distaccarsi per sua scelta dalla Georgia, speriamo riconosca anche alla Cecenia lo stesso diritto.
Penso che Tblisi dovrebbe rinunciare all'azione armata. Deve esserci un cessate il fuoco immediato e un referendum che decida la sorti politiche dell'Ossezia del Sud.