Ho visto la trasmissione di Biagi 'Rotocalco' (che trovo interessante), in cui uno degli ospiti era lo storico Paul Ginsborg, esperto di Italia e Europa contemporanea.
Alla domanda di Biagi quali fosse un difetto degli italiani, Ginsborg giustamente risponde: la mancanza di un senso di identità collettiva, di senso civico; e ha ricordato come durante il fascismo troppi hanno accettato il fascismo senza protestare; basti ricordare il mondo accademico e i dodici professori coraggiosi (solo 12 su 1200!) che hanno avuto il coraggio di non firmare a favore delle leggi fasciste.
E giustamente Ginsborg si chiedeva come fosse possibile tutto ciò, visto che la violenza e le ingiustizie del fascismo erano ormai molto evidenti.
E Biagi ha detto: 'Le suggerisco io una risposta: come diceva Fellini, questo è avvenuto perchè non eravamo fessi. Ignorare il pericolo del potere fascista era da fessi.'
E infatti è solo dopo la guerra che si scopre che c'erano così tanti antifascisti in Italia: perchè durante la guerra pensavano bene di stare dalla parte dei fascisti.
Io non direi che questo è 'non essere fessi'. Direi che è piuttosto essere vigliacchi. E ci si deve scandalizzare di questa vigliaccheria, non accettarla dicendo che è irragionevole rifiutare un governo dittatoriale e violento.
Questa vigliaccheria, questa mediocrità deve suscitare rifiuto, critica, condanna ... sennò va bene tutto.
E' forse per questo che il caso dei 12 professori italiani che rifiutano il fascismo (naturalmente perdendo posto e carriera) non è così famoso in Italia: perchè non sorprende troppo. E' normale, solo dei fessi, dice Fellini, vanno contro gli abusi di potere a rischio della propria sicurezza.
Allora ha ragione Nanni Moretti: 'Gli italiani si meritano Sordi' (nel senso dei molti 'italiani tipici', mediocri e vigliacchi interpretati da Alberto Sordi).
Per fortuna ci sono anche i Perlasca ...