Dovevo cambiare dei dollari dopo un viaggio negli USA. Per questo sono andata in varie banche. Non perchè adori fare giri turistici nelle banche, ma perchè già dopo il primo tentativo, ci si rende conto che le banche manomettono cifre e valori in modo scandaloso. L'unico criterio usato da tutti sembra essere questo: in un listino che ti mostrano è importante scegliere il valore che li fa guadagnare di più.
Vi spiego meglio.
Banca n. 1 (non metto i nomi in un blog ma potrei darli per una verifica).
Chiedo: 'Quanto vale il dollaro? Che cambio ha?' Mi rispondono: '1 € vale 1,59 $'. Mi sembra alto e chiedo di vedere il listino con tutte le valute. E infatti risulta che i due valori vendita/acquista sono 1,32 e 1,34, mentre vi sono poi altre due colonne per 'Cheque' e 'BB/TC' con valori 1,35 e 1,57. La cassiera, un po' a disagio, telefona per verificare e poi mi dice che, è vero, c'è una lieve differenza e che per la mia operazine devo usare il valore di 1,57. 'Come 1,57?', dico io, 'perchè non 1,34?' L'impiegato mi spiega che BB sono banconote. Banconote? Boh, diamogliela per buona. E TC? Quelli sono traveller cheque, ed è già più credibile.
Ora la mia domanda è questa: il valore di vendita/acquisto, non è già questo quello che dovrebbe interessare un cliente che dà banconote? Perchè questo altro valore per le banconote, se il modo più ovvio di cambiare soldi è proprio tramite banconote?
Banca n.2.
Mi dicono, senza mostrare il listino, che il valore di cambio è 1,62. Mi sembra alto e chiedo di vedere il listino con tutti i valori delle valute. L'impiegato dice che ce l'ha solo in computer. Preferisco non cambiare i soldi.
Banca n. 3.
Vedo il listino già esposto e ci sono di nuovo i valori di vendita e acquisto, cheque e BB/TC. Di nuovo il valore più alto è BB/TC e mi dicono che quello è il valore da considerare per il mio cambio. Di nuovo, dubitando, esco.
Banca n. 4.
Mi sembra la più trasparente, anche se il valore è un po' più alto. C'era esposto il listino con i valori di vendita e acquisto, 1,33 e 1,38, e gli altri valori. Chiedo se io devo pagare 1,38 e loro dicono di sì, confermando quindi quello che pensavo, cioè che questi sono i due valori da considerare se compri valuta staniera dando Euro o se vendi valuta straniera per avere Euro. Aggiungono poi che c'è una tassa fissa di 3.50 €. Accettabile. Situazione un po' più cara, ma almeno limpida.
Banca n. 5.
Entro e neanche discuto i prezzi. C'è un valore minimo di 7 € di tasse per qualsiasi cambio. Poi c'è la solita serie di valori con in più una percentuale per ogni operazione. Pure la percentuale!
Banca n. 6.
Dico che devo vendere dollari. Ci sono i soliti valori di vendita e acquisto a 1,36 e 1,32. Per lo meno non ci sono altre cose strane. O l'uno o l'altro. Suppongo già, per sfiducia tutta italiana negli istituti di credito, di dover pagare il prezzo più alto. Chiedo conferma. No, la signora dice che il volore per la mia transazione è di 1,32. Ottimo, mi rincuoro un po'. Accetto e sono pronta alla transazione. Vedo poi la fattura che l'altra impiegata mi prepara e scopro che invece mi hanno cambiato i dollari a 1,36. A questo punto mi sorge un altro dubbio: tra i due valori di vendita e acquisto, avevo sempre pensato di dover considerare per la mia operazione il più alto. Appunto, quando si entra in una banca, si è sempre pronti al peggio. Invece, a pensarci bene, io dovrei basarmi sul prezzo più conveniente perchè il prezzo più alto tra vendita e acquisto dovrebbe essere quello per acquistare valuta straniera pagando in Euro, mentre se io do valuta straniera per avere comodi Euro, la transazione è meno dispendiosa. Almeno, così funziona all'estero. Si può poi aggiungere che i termini vendita e acquisto sono ambigui: vendita e acquisto da parte della banca o da parte del cliente? A me sembra che nelle banche si strumentalizzi anche questa ambiguità.
Conclusione.
Le banche italiane sono a trasparenza zero. Occorrerebbe una laurea in economia per cavarsela, altrimenti devi fidarti di cassieri che te la raccontano come vogliono.
Fossi nel Ministro del Tesoro farei fare dei controlli e verificherei la trasparenza delle operazioni. Se poi pensiamo ai più recenti scandali bancari in Italia ... a maggior ragione.