Monday, June 18, 2007

palestinesi

A me i Palestinesi fanno pensare agli Indiani d'America. Quando gli Ebrei, con il sostegno soprattutto dell'Inghilterra e poi dell'America, hanno deciso che quella era la terra per loro, per i Palestinesi c'è stato l'inizio della fine.
Prima vivevano pacificamente nel loro territorio. Poi sempre più sono diventati ospiti indesiderati fino a perdere la totale autonomia di qualsiasi pezzo di terra (anche nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania in realtà gli Ebrei hanno diritto di intervento).
La violenza di questi ultimi giorni (non escluderei che sia stata alimentata da Ebrei e potenze occidentali) dimostra soprattutto l'esasperazione di un popolo che non ha diritto a niente, che è solo una colonia ormai, l'ultima colonia dell'imperialismo occidentale, e che è stremato dai vari embarghi e da una continua insicurezza e violenza.
Gli Ebrei hanno diritto ad una terra ma anche i Palestinesi. E finora solo gli Ebrei gestiscono un territorio. I Palestinesi non sono a casa loro da nessuna parte.
Ci sono molti Palestinesi in Iraq: sono emigrati lì lasciando la Palestina. Con l'aumento della violenza in Iraq molti hanno tentato di lasciare l'Iraq. Un 'cittadino' in questi casi tornerebbe a casa. Ma i Palestinesi non possono neanche tornare a casa loro, cioè in Palestina, perchè gli Ebrei hanno ridotto i permessi di entrata. Come dire, anche in Palestina chi comanda sono gli Ebrei.
Ed ora anche Bush parla di nuovo di punire la Palestina per la guerra civile di questi giorni, dopo che proprio gli Americani hanno fatto di tutto per svilire un governo scelto democraticamente dal popolo palestinese, e quindi, più o meno direttamente, loro stessi hanno alimentato il conflitto interno tra le due fazioni di Hamas e di Al-Fatah. Vogliono punirli di nuovo, e quindi di nuovo embarghi, fame, violenza per tutti i Palestinesi. Come fanno a non capire che solo se i Palestinesi hanno una loro terra possono riprendere una vita normale? Quanto aspettano a dividersi il territorio Ebrei e Palestinesi? E che ognuno poi stia a casa sua.