Tuesday, September 23, 2008

Gorizia e lo stile liberty

Gorizia deve essere una delle città più liberty in Italia. Moltissimi sono gli edifici in questo stile. D'altronde in quest'angolo del nord-est italiano vi è stata la massima influenza della cultura mitteleuropea e lo stile liberty, che in Italia non è così diffuso, trova in Austria un centro importante. Grandi pittori della Jahrhundertswende sono gli austriaci Klimt o Schiele. Il viennese Schnitzler era uno dei grandi scrittori della fin du siécle.
Una curiosità: una delle città europee con più architettura liberty è Riga, capitale della Lettonia.

1. Nova Gorica (Slovenia). Busto di Ivan Trinko.


Ivan Trinko era un vescovo cattolico e scrittore sloveno che ha fondato varie associazioni umanitarie e culturali già prima della I Guerra Mondiale.

2. Busto di Simon Gregorcic. (Beh, quel che resta del busto di Simon Gregorcic)


Anche Simon Gregorcic era un prete cattolico sloveno, inviso alle autorità specie negli ultimi anni della sua vita.

Invece dei soliti nanerottoli ...


Insolita decorazione da giardino in una casa privata di Conegliano.

1. Gorizia. Statua nel parco del Fatebenefratelli.

2. Gorizia. Parco del Fatebenefratelli. Particolare.

Ville a Gorizia


Qui niente colori. Esperimenti di fotografia in bianco e nero.

United Colors?


United Colors ... non di Benetton, ma quasi, visto che siamo sempre a Treviso. Non è Oliviero Toscani, però, il fotografo.

1. Treviso e il fascismo


Sembra che le tensioni a Treviso tra Gentilini e i musulmani si siano un po' placate.
Ma per far capire meglio le simpatie fasciste del vice sindaco, si vedano queste statue che adornano la biblioteca centrale di Treviso. La biblioteca è un ottimo centro con ricche risorse e materiale a disposizione del pubblico.
E' stata realizzata durante il periodo in cui Gentilini era sindaco. All'entrata vi è una lapide che ricorda quanto il suddetto amministratore ha fatto per la sua città. E poi vi sono queste statue che ricordano l'EUR di Roma e le sue architetture fascisteggianti.

2. Un colonialista italiano


Qui e nella statua successiva si va oltre lo stile fascisteggiante, con questi ricordi nostalgici dei ... crimini dell'esercito italiano in Africa.

3. Un colonialista

Leggi anti-fannulloni

Per molti versi Brunetta fa bene a obbligare gli statali ad una maggiore efficienza e a punire l'assenteismo.
Ma sarebbe bello che anche lo Stato ritardatario pagasse le sue colpe.
In un anno di scuola a Bologna sono stata pagata da una scuola in particolare con notevoli ritardi e dal Tesoro Provinciale con una grave imprecisione relativa allo stipendio del mese di febbraio.
L'ultimo problema relativo a finanziamenti statali fannulloni è quello di una borsa di studio europea (gestita dagli uffici di Firenze) che tutti i colleghi europei (eccetto i turchi) hanno ricevuto al più tardi a giugno.
La mia mi arriverà a inizio ottobre. Almeno spero. Così dicono, se non ci sono altri ritardi.
Tutti dovrebbero risarcire eventuali inefficienze, anche lo stato che paga con tanto ritardo.

Thursday, September 18, 2008

Stalking. Potete aiutarmi?

Dal 2001 c'è un maniaco che mi segue continuamente. Abitavo a Venezia, e me ne sono andata da quella città per questo motivo.
Si chiama Stefano e avrà una trentina d'anni. Non so il cognome, e chiedo a tutti se mi si può segnalare il cognome perchè vorrei denunciarlo alla polizia.
Sembra che molti lo conoscano, visto che ogni volta che esco di casa cominciano ad infastidirmi con questo nome, o perchè lo conoscono, o perchè mi si vuol rompere le scatole.
Da quando questo maniaco mi segue, la mia vita si è complicata di molto e sono stata molto danneggiata da questo problema che, in quasi tutti i paesi europei, è un reato, lo stalking.
In Italia non è ancora reato, ma sicuramente si può denunciare per molestie una persona che ti causa così tanti danni.
Vorrei riprendere a comunicare con le persone - cosa che non faccio più - e a vivere in maniera più normale.
Se qualcuno conosce questo Stefano, mi segnali per favore il cognome all'email
barazza.roberta@gmail.com
o anche solo con un sms (anche anonimo) al cell. 329 1482961
Sono disposta a pagare 300 € per la corretta informazione.
Ringrazio molto,
Roberta Barazza

Wednesday, September 17, 2008

Discorso di Gentilini

Dalla "Tribuna di Treviso" di mercoledì 17 settembre 2008.

Nel riquadro dal titolo "Così parlò il vicesindaco" si legga il discorso di Gentilini al meeting della Lega Nord tenutosi a Venezia il 14 settembre 2008.
Discorso inverosimile.
Tra le altre sublimità, Gentilini ha minacciato i giornalisti di non azzardarsi a criticare la Lega.
D'accordo. Non commentiano il discorso. Non è necessario.
Mi limito a tradurlo in inglese nell'altro mio blog
http://barazzaroberta.blogspot.com/2008/09/blog-post.html
in modo tale che chi lo legge possa scandalizzarsi degli intenti politici dei nostri leader.
Dopo aver letto il mio blog in inglese, mi ha contattato, tra gli altri, una giornalista sudafricana che ha voluto scrivere un articolo sul comportamento del Vice-sindaco di Treviso. Credo che quando si rasenta o si supera il limite della legalità, sia meglio far sapere a tutti ciò che avviene.


Tuesday, September 16, 2008

Maestro unico alle elementari?

Tutti, eccetto il ministro Gelmini e pochi suoi fedeli, criticano la decisione di riportare nella scuola elementare il maestro unico. Anch'io.
Se il problema è economico io penso che si possa risolvere dando ad ogni maestro l'orario di una classe intera, ma facendo in modo che ogni maestro lavori in più classi. Alla fine non vi sono spese in più. Cioè se in una classe un maestro unico deve fare 24 ore, possono esservi per tre classi tre maestri che si spartiscono le tre classi facendo ciascuno lo stesso in totale 24 ore.
Non è necessario che vi siano spese inutili.

Perchè secondo me è una bruttissima idea tornare al maestro unico? Perchè ogni maestro è più competente in certe aree piuttosto che in altre. E' solo per motivi culturali. Con il maestro unico si torna a maestri che devono insegnare tutto senza sapere molto di niente.

Però c'è un altro problema: la preparazione scolastica e universitaria che dà il titolo per insegnare nelle scuole elementari. Se quanto dico io vale, bisognerebbe migliorare la preparazione scolastica che porta a rilasciare titoli per i maestri delle elementari.
Ho saputo che chi diventa maestro elementare fa un percorso scolastico molto uniforme: il corso di laurea è più o meno uguale per tutti i maestri. Poi ognuno segue magari qualche corso per fare punteggio che è più focalizzato su aree scientifiche o umanistiche. Ma la differenza tra chi alle elementari insegna materie umanistiche o chi insegna quelle scientifiche è molto piccola.
Allora forse varrebbe la pena nei prossimi anni di specializzare la preparazione dei maestri elementari e fare in modo che vi siano maestri elementare più competenti in materie umanistiche e altri in materie scientifiche o tecniche.
Se a me chiedessero di insegnare scienze o matematica alle elementari, lo potrei fare di sicuro, ma sicuramente i ragazzi sentirebbero che quelle materie non sono di mio grande interesse. Ed è molto importante che gli studenti sentano l'interesse che l'insegnante prova per una certa materia.

Quindi se io fossi il ministro dell'istruzione organizzerei dei percorsi formativi per gli insegnanti elementari più specifici e differenziati, terrei nelle classi elementari più maestri più competenti in una area specifica, e dividerei l'orario esattamente come se ogni classe fosse guidata da un solo maestro.

Saturday, September 13, 2008

Gentilini: 'Spazi agli ebrei, mai ai musulmani'

Un paio di giorni fa in un'intervista sulla Repubblica, Cacciari, sindaco di Venezia, diceva che si augurava che la questione tra Gentilini e i musulmani di Treviso fosse di ordine pubblico, e non di principio; cioè diceva che può essere giustificato non concedere momentaneamente uno spazio per la moschea se vi sono problemi pratici relativi agli edifici o al traffico. Aggiungeva che però il diritto di pregare è un sacrosanto diritto per tutti.

Spiace deludere Cacciari, ma sembra che la presa di posizione di Gentilini sia ben più ottusa di una banale questione di spazi o di edificabilità.

Vorrei citare ora le parole di Gentilini stesso, così come vengono riportate nel Corriere della Sera di mercoledì 10 settembre 2008, a pag. 6.
Si commentano da sole.

Gentilini: "Spazi agli ebrei, mai ai musulmani".
"A Treviso ci sono i Testimoni di Geova e i Battisti, e con loro non c'è alcun problema. Se venisse la comunità ebraica a chiedermi uno spazio, glielo darei subito. Ma a quella islamica mai! Non c'è alcun margine di trattativa con una confessione che esorta i seguaci all'eliminazione dell'infedele."
Forse Gentilini è rimasto ai tempi di Maometto, in cui effettivamente venivano organizzati eserciti per conquistare, come avvenne, buona parte dell'Asia, l'Africa del Nord e parte di Spagna e Italia meridionale. Ma più o meno a quell'epoca, anche i Cristiani si sono prodigati a fare proseliti con le armi, specie ai tempi delle Crociate.
Al giorno d'oggi i musulmani che arrivano qui hanno ben altre preoccupazioni che convertire gli occidentali. Sopravvivere, innanzituttto. Ma anche gli occidentali che vanno in quasi tutti i paesi musulmani non occorre che si preoccupino troppo di evitare di essere convertiti.
Sono stata un anno tra gli albanesi, quasi tutti musulmani, in Macedonia, e nessuno ha cercato di convertirmi. Sono stata anche in Egitto, e, garantisco, nessuno mi ha imposto il Corano e neanche lo Chador.
Questo, ovviamente, senza dimenticare le vere violazioni di certi diritti che avvengono in varie parti del mondo. Ma dire che gli islamici vengono in occidente e fanno la jihad per uccidere tutti quelli che non si convertono ... fa un po' ridere.
Aggiungo che la jihad, questa temutissima parola che sembra indicare islamici con il turbante e la sciabola che tagliano la testa ai cristiani che non si convertono all'Islam, in realtà vuol dire, non tanto lotta armata contro gli infedeli, ma lotta interiore contro il male; tutte le religioni distinguono tra male e bene. La jihad è questa lotta interiore contro il male, la malvagità, l'egoismo, presenti in ogni uomo. Che poi i politici (come Gentilini) nel mondo arabo, strumentalizzino il Corano per interessi di parte, succede eccome. Ma la maggior parte della gente vuole solo farsi una vita tranquilla e normale, e pregare e praticare il culto periodicamente, più o meno come i cristiani.
Ovviamente c'è il problema del terrorismo islamico. Il terrorisimo islamico, come sanno più o meno tutti quelli che hanno un minimo di cultura, non è l'Islam. Ma Gentilini sembra associare troppo questo a quello. Il terrorismo è un problema reale, ma non è una situazione di vita quotidiana, non è la religione di tutti gli islamici, la pratica normale di preghiera o di culto. Il terrorismo è un problema storico, e guarda caso, chiama in causa anche altre violenze, come la presenza ingiustificata di truppe occidentali in paesi islamici, le centinaia di migliaia di morti causati anche dall'Occidente in una guerra 'contro il terrorismo' in cui hanno pagato con la vita soprattutto gli innocenti.

Ma proseguiamo con le chicche di Gentilini:
"Musulmani buoni? Sono tutti seguaci dell'Islam e la religione islamica invita non alla conversione degli avversari ma alla loro eliminazione: sono degli infedeli. Dunque finchè alla base della loro religione ci saranno questi presupposti, non credo vi possa essere alcun margine per una trattativa nella cattolicissima Treviso"
Sembra poi invece che 'la cattolicissima Treviso', nella persona del suo più alto rappresentante, il Vescovo Mazzocato, condanni queste posizioni di Gentilini e lo inviti a concedere il diritto di pregare anche ai musulmani. Anzi il Vescovo ha accusato Gentilini di mettere addirittura in pericolo con la sua arroganza la comunità intera di Treviso.

Prosegue il Vicesindaco:
"C'è una grande differenza tra l'Islam e la religione cattolica. I nostri ministri seguono una gerarchia che comincia dal popolo; loro hanno gli imam, fanno quello che gli dicono e quando qualcuno li rimprovera alzano le braccia: 'Non possiamo opporci'. "
Oddio, volendo si potrebbe ricordare a Gentilini il dogma dell'infallibilità del Pontefice, che è tutto fuorchè democratico e che va anche contro il buon senso comune. Oppure il fatto che la gerarchia c'è anche nella Chiesa cattolica, che i dogmi sono imposizioni dottrinali a cui si può obbedire o meno, ma se non obbedisci non sei più cattolico.
Anzi, una gerarchia davvero tosta la si ha nel mondo cattolico. Perchè in realtà il mondo arabo è molto differenziato (per cui magari Gentilini potrebbe cercare di essere un po' più sottile quando parla degli islamici, anzichè fare di tutta l'erba un fascio), e non vi sono delle autorità che siano un punto di riferimento assoluto come nel mondo cattolico. E anche gli imam molto spesso sono autorità locali, non guide che dipendono da una gerarchia precisa.

Altre chicche:
"Io non mi sono mai sognato di costruire muri ma c'è un muro ideale a Treviso nei confronti di quanti vogliono occupare abusivamente il nostro territorio."
Abusivamente? I musulmani di cui si parla in questi giorni sono regolari cittadini con permeso di soggiorno, cittadini che pagano le tasse e cittadini che hanno pagato un regolare affitto per poter avere uno spazio in cui pregare."

Ancora Gentilini:
"Se venisse da me la comunità ebraica, uno spazio glielo darei subito. Qui a Treviso ci sono anche i Testimoni di Geova e i Battisti, diverse sfumature ma alla base c'è sempre il Vangelo di Cristo. E non vanno confuse con l'Islam"

Gli Ebrei però non sono d'accordo. Dice Roberto Calimani, autorevole voce della Comunità ebraica di Venezia: "L'accostamento del Vicesindaco di Treviso è quanto meno fantasioso. Negare a delle persone, di qualunque religione esse siano, un luogo dove poter pregare, è un'ingiustizia gravissima. Noi dobbiamo chiedere a tutti di rispettare le leggi del nostro Paese, ma una volta che qusta richiesta trova la giusta accoglienza è una questione di civiltà concedere uno spazio che possa essere dedicato al culto. C'è il timore che una moschea possa diventare un centro di propaganda integralista e di reclutamento? Verrà chiusa. Ma la stessa cosa non accadrebbe se a trasformarsi in luogo di sedizione fosse una chiesa o una sinagoga?"

Sunday, September 7, 2008

A proposito di fascismo ...

Nel precedente post scrivevo che la situazione di Treviso è fascismo, se la classe dirigente non cambia politica.
E, guarda caso, questa sera il sindaco di Roma Alemanno ci illumina con le sue teorie sulla storia italiana: dice che le leggi razziali del fascismo sono gran brutta cosa, ma per il resto il fascismo non era male.
Evidentemente impedire la libertà di espressione, mettere fuori legge o eliminare gli avversare politici, impedire attività di protesta e libertà sindacali, le guerre in Africa ... tutto questo, per Alemanno, sono quisquilie accettabili.

Norme in conflitto?

Tre post fa scrivevo sulle 'Norme in conflitto' e cercavo di scervellarmi sulle regole del diritto vigente in Italia.
Il problema è quale norma debba prevalere in caso di conflitto tra codici e leggi.
Nel caso in discussione, la legge della Costituzione italiana sancisce il diritto di culto per tutte le religioni, mentre i poteri speciali dati ai sindaci dal governo permettono a certi sindaci (ad es. quelli di Treviso e Villorba) di non riconoscere questo diritto agli islamici sul territorio e di impedire loro di pregare.
Io, da non esperta di diritto, cercavo di capire in questi termini il problema. E credo che in un qualsiasi paese democratico il confronto tra leggi, tra diritti e doveri, dovrebbe risolvere simili questioni.
Invece sembra che da parte di chi comanda a Treviso, il problema neanche venga considerato. Gentilini continua a sbraitare che non darà mai una moschea o luoghi di culto agli islamici; Gobbo dà man forte a Gentilini; Maroni dice che queste sono questioni locali che solo i sindaci possono risolvere ...
Insomma sembra che tutto sia opinione e che NON SIA NECESSARIO CONSULTARE LE LEGGI.
Allora il problema non è il conflitto tra norme, come io ingenuamente pensavo. Il problema è più grave. Qui ci sono autorità che si permettono di IGNORARE LA COSTITUZIONE. Io lo chiamerei fascismo. Solo che, per fortuna, è locale. Non è Berlusconi che fa così. Berlusconi si limita a lasciare che facciano gli altri.
Quando i potenti possono ignorare le leggi, la faccenda è seria.
Adesso il problema riguarda i musulmani che non possono pregare a Treviso. Domani potrebbe riguardare qualsiasi altra questione, su stranieri o italiani ...
Trovo che la faccenda sia preoccupante e che la si debba risolvere nei termini della legalità.

Saturday, September 6, 2008

"La Padania"

Ciò che colpisce, leggendo il quotidiano "La Padania", è l'assenza pressocché totale della politica estera.
A parte le opinioni e i contenuti che non commento, è forse l'unico giornale quotidiano locale (locale come "Il Gazzettino", o "Il Resto del Carlino", o "L'Arena di Verona", cioè che ha la pretesa di non essere un giornaletto da quartiere cittadino o da parrocchia) che non ha niente di politica estera. L'unico articolo dagli esteri nel quotidiano di oggi era, in ultima pagina, un breve articolo sul McCain che ama il suo paese e per questo si batte per la presidenza.
Praticamente per i Padani esiste solo la Padania ...
Beh, si capiva, eh, da certi discorsi ...

Libri di testo in accomodato d'uso

Una scuola di Mogliano Veneto (TV) organizza già da 25 anni l'acquisto dei libri di testo per i suoi alunni. La scuola li acquista e poi li dà in accomodato d'uso agli alunni per una modica spesa che va dai 40 agli 80 € l'anno.
I ragazzi ricevono i libri all'inizio dell'anno e alla fine dell'anno devono restituirli in buone condizioni.
Mi sembra un buon sistema per far risparmiare alle famiglie. In Italia è forse l'unico esempio, ma in UK lo fanno tutte le scuole.

Friday, September 5, 2008

Norme in conflitto

Non ne so molto di diritto ma, se ho inteso bene le lezioni di diritto che mi sorbivo alla 4 di mattina coi programmi dell'Università Uninettuno (su RAI 2, per gli interessati), il problema di Treviso è un conflitto tra norme:
da una parte la Costituzione che garantisce a tutti i cittadini il diritto di praticare il loro culto,
e dall'altra i poteri speciali che il governo ha deciso di conferire ai sindaci per motivi di ordine e sicurezza.
In Uninettuno dicevano che le leggi sono ordinate in base a due criteri fondamentali: la cronologia e la gerarchia.
L'ordine cronologico stabilisce che le leggi più recenti prevalgono su quelle più vecchie, ovviamente, e se nuove disposizioni sono in conflitto con quelle vecchie, le nuove fanno testo.
L'ordine gerarchico stabilisce che se delle norme sono in contraddizione, è necessario vedere da che fonte provengono e rispettare la gerarchia. Ad esempio, tra una legge della Costituzione, e una disposizione di un organo regionale, prevale la Costituzione, che è più importante.

Per quanto riguarda la situazione di Treviso vi è, appunto, un conflitto tra Costituzione e poteri speciali dei sindaci. A me sembra che la Costituzione sia la fonte più importante, anche perchè l'autorità di un sindaco è pur sempre personale e quindi più discutibile della Costituzione.
Ma meglio chiedere agli esperti di diritto.

Thursday, September 4, 2008

Riassunto della disputa Gentilini - Islamici

Gentilini e le autorità leghiste di Treviso negano ai musulmani la costruzione di una moschea.
I musulmani non hanno un posto in cui pregare. Siamo in Ramadan, un periodo di grande importanza per gli islamici, paragonabile al Natale o alla Pasqua per i cristiani.
Gli islamici cercano di pregare in un luogo qualsiasi. Usano un edificio regolarmente affittato.
Gentilini invoca tuoni e fulmini. Minaccia di mandarli in galera perchè usano quell'edificio per la preghiera.
Un leghista, 'capitato di là per caso' mentre i musulmani vanno a pregare, li provoca. Vi è una disputa con naso rotto per il leghista, e ginocchio in prognosi per 10 giorni per una signora musulmana.
Compaiono scritte molto offensive sulle pareti dell'edificio dei musulmani.
La leader del gruppo giovanile musulmano riceve minacce di morte, estese anche ai politici di sinistra che osano contestare Gentilini.
Gentilini ribadisce che non hanno il diritto di pregare in quell'edificio se le autorità non danno loro il permesso di farlo (peccato che le autorità non diano loro il permesso di pregare da nessuna parte).

Il tutto in un clima da caccia alle streghe, quando l'unico crimine delle presunte streghe è di voler pregare in un paese che garantisce la libertà di culto per tutte le religioni.
Brutti tempi!

Visto il corso degli eventi ho deciso di riprendere a scrivere post anche nel mio blog in inglese, sospeso dal 2007
www.barazzaroberta.blogspot.com
in modo tale che i viandanti solitari che incappano anche solo per caso nel mio blog in rete sappiano quel che succede in Italia.

Polemica Gentilini - Islamici di Treviso

Leggendo come si stanno evolvendo le cose a Treviso, sono delusa sia delle autorità di Treviso (non dico di Gentilini, per il quale la parola 'delusa' non è esattamente quello che esprime il mio pensiero), sia del giornale La Tribuna. Se si leggono gli articoli si capisce tra le righe cose importantissime che dovrebbero essere sottolineate, e invece passano inosservate.

Ricapitolando la vicenda: Gentilini, vice-sindaco di Treviso, non vuole permettere agli islamici di pregare in un appartamento da loro regolarmente affittato. E non ne ha il diritto.
C'è stato uno scontro: i leghisti hanno offeso i musulmani e i musulmani hanno reagito. Il leghista Fanton, che sembra dall'articolo esser andato lì proprio per rompere le scatole, ha un naso rotto. E compare in una grande foto con il naso rotto (almeno così dice l'articolo, perchè dalla foto non si vede niente di rotto). La madre della leader di un gruppo giovanile di musulmani invece riscontra un trauma al ginocchio con prognosi di dieci giorni; ma a questo non segue foto e sembra un particolare insignificante, mentre il danno sembra ben più grave di quello di Fanton ed è stato causato da Fanton stesso che, nel diverbio, ha aperto la porta della macchina colpendo la gamba della signora e facendola cadere.
Delude che non si pongano in evidenza 'dettagli' così significativi, dando l'impressione al lettore, abitualmente un po' veloce, che la vittima sia solo Fanton.

Ma la questione fondamentale resta questa: hanno o no questi poveri cristi di musulmani (ossimoro?) il diritto di pregare? Lo sancisce la Costituzione. E 'sti poveracci non possono pregare perchè gente come Gentilini non glielo permette, e perchè il prefetto, il procuratore, la polizia, le autorità non difendono il diritto dei musulmani di pregare.
Hanno paura di opporsi all'arroganza fuori-legge di un potente come Gentilini?
Lo Stato non fa il suo dovere. Lo Stato è assente (ma va', mi sembra di averla già sentita).
Questa gente ha diritto di pregare e trova solo gente come Gentilini che glielo impedisce, e nessuno che riconosca e difenda il loro diritto.
Risultato: "Gli islamici rinunciano alla moschea" (titolo a pag. 3 della Tribuna di Treviso del 4 settembre 2008).
Sottotitolo: "Delusi dall'Italia". E hanno ragione da vendere!

Si possono aggiungere altri dettagli: sulla saracinesca del locale affittato compaiono scritte molto offensive per gli islamici; la giovane leader del gruppo islamico ha ricevuto minacce di morte: "Le tue ore sono contate"; il procuratore di Treviso dice: "Non tollero altri scontri".
Resta il fatto che un diritto della Costituzione è negato ai cittadini musulmani, e nessuno tra i rappresentanti delle forze dell'ordine sembra intenzionato a garantirlo.
Invece di mandare la Digos a controllare i musulmani in preghiera, farebbero forse meglio a mandare la Digos a impedire che razzisti italiani si permettano di molestare cittadini che vogliono solo pregare.

Wednesday, September 3, 2008

Voto in condotta e maestro unico

Penso che il ritorno al voto in condotta sia una buona idea. Mi trovavo a valutare il lavoro di certi ragazzi delle superiori che dai test risultava buono o molto buono, ma il cui comportamento in classe era gravemente irrispettoso e disturbante. Avrei potuto abbassare il voto generale ma temevo che i genitori potessero contestarmelo, visto che la media dei test era buona. Quindi, o si permette agli insegnanti di valutare anche il comportamento, o si deve permettere di dare un giudizio di condotta, perchè sono ragazzi, cioè persone in crescita, ed è giusto che anche il loro comportamento verso gli altri sia discusso e considerato più o meno accettabile.

Per quanto riguarda il ritorno al maestro unico, invece, credo sia proprio una pessima idea.
La scelta non sembra giustificata neanche da ragioni economiche, visto che c'è un orario intero da coprire in una classe, e che lo stesso orario sia fatto da un solo insegnante o che due insegnanti si dividano il lavoro di due classi non sembra cambiare il numero delle ore da spartirsi.
Ma quel che più conta è il lato professionale. Siamo in una società sempre più complessa specie dopo l'avvento della rivoluzione informatica, i ragazzi sono sempre più svegli e far fare tutto ad un solo maestro, anche se per un livello di scolarizzazione elementare, è molto meno arricchente che dividere il lavoro tra almeno tre o quattro insegnanti che coprano altrettanti settori del programma con lauree e specializzazioni pertinenti il loro settore. A dare tutto in mano ad un solo insegnante c'è il rischio di impoverire enormemente i contenuti e la qualità del lavoro, o almeno di dare a ragazzi insegnanti che ameranno un certo gruppo di materie e non ameranno un altro. Davvero deleterio.

Gentilini e i musulmani in preghiera

Chissà perchè Gentilini non sopporta i musulmani in preghiera? Mi vien da pensare che sia perchè, più o meno inconsciamente, gli dà fastidio l'immagine di persone che compiono un atto semplice e buono, come sono considerate tradizionalmente anche nella nostra società le persone che pregano.
Forse è questo che lo disturba. Chi detesta gli stranieri non vuole vedere una loro immagine positiva. E se, come sta facendo, istiga all'odio razziale, riuscirà a ottenere ciò che vuole: dimostrare che i musulmani sono violenti e criminali.
La tensione nella città di Treviso sta crescendo. Se una semplice immagine di Maometto ha causato in Paesi arabi addirittura violenze e omicidi, chi scrive quegli slogan offensivi su Allah e Maometto nelle saracinesche del gruppo di musulmani, davvero non capisce la gravità di quello che fa.
Non si capisce perchè non potrebbero pregare i musulmani. La libertà di culto è sancita dalla Costituzione. Gentilini continua a minacciare i musulmani, ma non mi risulta che ci siano disposizioni nuove che gli diano diritto di impedire le loro preghiere.
Inoltre è appena cominciato il Ramadan: come si fa a non capire che impedire la preghiera in un momento così può avere reazioni molto forti e pericolose? Come si fa? Beh, basta avere il cervello di Gentilini o Calderoli.
Quei musulmani non stanno facendo assolutamente nulla di male. Gentilini è in palese torto nei loro confronti. Fossi in loro non mi preoccuperei più di tanto. Continuerei a pregare perchè è un loro sacrosanto diritto. E se qualche scagnozzo della Lega si avvicina troppo e li disturba, fossi in loro, lo denuncerei.
Però occorrerebbe una maggiore presenza dell'opposizione e dei rappresentanti della giustizia nel prendere posizione contro Gentilini. Per quanto a volte deludente, la giustizia italiana per lo più funziona, e, fossi nei musulmani, semplicemente passerei a denunce toste nei confronti di Gentilini.

Tuesday, September 2, 2008

Glory Road

E' un film di James Gartner tratto da una storia vera.
Ad un coach americano viene porposto di allenare la squadra di basket di una modesta università del Texas. L'allenatore deve scegliere i giocatori. Per formare la squadra visita vari quartieri americani, incluso il Bronx di New York.
Non è intenzionale che i suoi giocatori siano neri; lui nota bravissimi giocatori di basket, magari mentre fanno una partita con gli amici nel parco, e li invita a unirsi alla squadra. Alla fine risultano in maggioranza neri. Chiede loro se sono interessati a far parte della squadra universitaria. Per questo scopo riceveranno una borsa di studio con cui potranno laurearsi in Texas.
Cosa strana, no? per noi italiani, che ad un ragazzo venga data una borsa di studio per diventare un giocatore di una squadra univesitaria. Ma in USA è così: le squadre, di basket, o rugby, o baseball, sono importanti organi rappresentativi dell'università stessa.
I ragazzi che il coach Don Haskins sceglie provengono da ambienti molto modesti, ma tutti mostrano un grande interesse e impegno nello sport e il loro lavoro nella squadra del Western Texas diventa più che un gioco di squadra: diventa una ragione stessa di vita e una via per il successo in un'America molto razzista in cui i neri devono pagare il doppio dei bianchi per ottenere lo stesso risultato.
Non siamo ai tempi di Martin Luther King, ma negli ultimi decenni del '900, eppure nessuna squadra di basket prima di allora aveva mai avuto neri nel gruppo centrale dei primi cinque giocatori.
La squadra di Don ha anche alcuni ragazzi bianchi, ma ben sette ragazzi neri, cioè la maggioranza della squadra.
Arrivano in un Texas bianco con una buona minoranza di ispanici; alcuni texani non avevano mai visto un nero prima di allora. Per fortuna sono almeno sette, perchè insieme dovranno affrontare, oltre ad un allenamento durissimo, anche un ambiente razzista e ostile.
Il coach Don fa scelte rivoluzionarie, visto che nessuna squadra universitaria aveva mai messo così tanti primi giocatori neri insieme. E ancora più straordinaria sarà la scelta nell'ultima partita di campionato: decide di far scendere in campo proprio solo i neri, lasciando i ragazzi bianchi in riserva. Non per umiliare i bianchi, ma perchè ha capito che lì si giocava non solo una partita di basket, ma la storia stessa dell'America.
La sfida del coach è quella di vincere, ovviamente. Vuole che la squadra vinca sul campo da gioco, sul piano personale, e sul piano sociale la battaglia più dura, che è quella contro il razzismo.
Sembra una favola, ma è storia vera: questa squadra sconosciutissima a poco poco si impone all'attenzione del mondo sportivo: è un successo crescente, fino al trionfo finale con l'impensabile vittoria sui campioni nazionali, la squadra rigorosamente WASP dell'Università del Kentucky.
Più vince, più la Western Texas deve subire il razzismo e la rabbia dei benpensanti bianchi.
Ma, forse proprio per l'importanza della posta in gioco e la volontà e tenacia dei ragazzi, alla fine ottengono il successo, anzi il trionfo, arrivando primi in classifica nel campionato nazionale.
I titoli di coda ci dicono poi che ne sarà di questi ragazzi: alcuni diventeranno sportivi professionisti, altri insegnanti, altri si affermeranno in vari settori.
Per Don resta la soddisfazione di aver un po' cambiato la storia, visto che dopo questo esperimento avere maggioranze nere nelle squadre universitarie non sarà più un tabù. E se pochi anni dopo il candidato alla Presidenza degli Stati Uniti è il nero Obama Barack, ciò sarà anche grazie alle scelte coraggiose di questo allenatore.

Gentilini: denunciate gli islamici che pregano

L'ennesima chicca fascista di Gentilini: "Non concederò luoghi di culto. Cittadini, denunciate i raduni".
Questo è il titolo di un articolo della Tribuna di Treviso di martedì 2 settembre 2008 .
Si riferisce ai musulmani, naturalmente.
Ricapitolando: Gentilini non intende permettere la costruzione di una moschea a Treviso.
Ma sembra che i musulmani non possano pregare neanche in un qualsiasi altro posto.
L'articolo si riferisce ad un appartamento che un signore di Treviso ha affittato per alcuni anni a dei musulmani; tutto in modo molto regolare; contratti correttissimi. Quel signore di Treviso, secondo Gentilini, è colpevole di non aver preteso che in quell'appartamento non si pregasse. Gentilini minaccia addirittura di mandare in galera l'onesto proprietario perchè i musulmani non hanno diritto di culto in Italia, secondo la Costituzione di Gentilini.
Secondo la Costituzione Italiana invece vi è libertà di culto in Italia per qualsiasi religione.
L'ex-sindaco di Treviso ordina inoltre ai cittadini di denunciare i musulmani che si riuniscono in preghiera.
Vengono in mente altri tempi in cui i cittadini erano tenuti a denunciare gli Ebrei che vivevano in Italia.
Dice l'illuminato politico: "Ora voglio una mano da loro [i cittadini di Treviso]: mi devono dire cosa succede di giorno e di notte nei territori in cui vivono, se ci sono assembramenti del genere [di preghiera], se si verificano situazioni anomale".
A me sembra che la violazione dei diritti umani e di culto sia qui così palese da rendere facile mettere Gentilini stesso davanti alla legge.


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http://www.edscuola.it/archivio/norme/leggi/costituzione.html



L'Art. 8 della Costituzione italiana:


Art. 8

Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.

Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.

I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.