Tuesday, March 23, 2010

Premio Nobel Obama

Complimenti, Presidente Obama! Con la riforma del sistema sanitario statunitense Obama si è conquistato di fatto molti punti del Premio Nobel dato sulla fiducia. Ben 32 milioni di americani possono ora essere curati.
Modestamente, nel mio paese, per quanto non veda l'ora di emigrare di nuovo, tutti si son sempre potuti curare, anche chi non possiede proprio niente. Decisamente gli USA hanno fatto un grande passo avanti con questa riforma.
Successo n. 2: la riduzione bilaterale delle armi atomiche USA e URSS.
Questione n. 3 (da altri 1000 punti del Premio Nobel): Palestina. Gli americani sembrano vederci un po' meglio, di recente, sulla faccenda dei palestinesi. Biden e la Clinton hanno addirittura contrariato il premier israeliano Natanyao con i loro discorsi sull'illegalità degli insediamenti israeliani. Ma non è servito a molto finora. Netanyao ha ribadito le posizioni di Israele, anzi ha fatto capire ancor più chiaramente quello che gli osservatori più critici hanno da sempre intuito: Israele ha condotto una politica di crescente esclusione dei palestinesi da tutti i territori; qualcuno ha parlato di volontà di lento sterminio dei palestinesi o di cacciata dai loro territori senza possibilità di rientro. Ma in questo incontrano il problema di un popolo molto prolifico e difficilmente eliminabile.
Molto chiara l'intenzione di Netanyao: Gerusalemme è sempre stata loro. Come se i palestinesi fossero stranieri in un territorio che è sempre appartenuto agli ebrei. Scarsa memoria storica, quando fa comodo.
Gli israeliani hanno seguito questa politica in modo crescente: occupazione di un territorio, anche illegalmente, finchè, dopo un po' di tempo, quel territorio risulta di fatto israeliano perchè ci vivono gli israeliani. Pian piano si sono impossessati di un'area sempre più estesa. Ai palestinesi le briciole. Il discorso di Netanyao ribadisce questa politica: Gerusalemme, che dovrebbe essere, secondo gli accordi, anche dei palestinesi, la vogliono tutta gli israeliani. Nel suo recente discorso politico Netanyao ha declamato che non si possono chiamare insediamenti quelli di Gerusalemme perchè Gerusalemme non è un insediamento, è la loro capitale. Dopo un po' ci sono solo loro, e i palestinesi perdono ogni diritto.
L'America è determinante nella vicenda. Moltissimo dipende da loro. Hanno assunto un atteggiamento più critico di recente. Speriamo in un altro successo. La questione palestinese è indispensabile per risolvere tutte le questioni mediorientali e le grandi contese internazionali.
Gli ebrei sono sempre stati definiti un popolo senza terra. Ora lo sono i palestinesi.