Tuesday, June 9, 2009

Regole vaghe nelle scuole italiane

In una delle scuole in cui ho insegnato c'erano regole troppo vaghe per l'attibuzione dei voti.
Non si tratta di considerare se uno è partecipe o molto partecipe, se dimostra interesse o non molto interesse, cioè quelle sfumature piuttosto opinabili che, giustamente, dipendono dall'osservazione degli insegnanti e su cui è difficile stendere griglie precise di valutazione.
Mi riferisco piuttosto ai dati oggettivi della frequenza, del numero di compiti, dei periodi entro cui devono pervenire le prove.
Se nel primo caso è comprensibile che le valutazioni siano un po' vaghe e poco oggettive, nel secondo credo sia importante che una scuola abbia regole abbastanza precise e che gli alunni stessi ricevano al momento dell'iscrizione l'elenco delle regole essenziali da rispettare per ottenere i titoli in una certa scuola. Altrimenti finisce che una persona che in tutto un anno si è presentata solo tre volte e che in una di quelle volte ha fatto un compito sufficiente, ottiene la sufficienza a fine anno.