Tuesday, February 19, 2008

Alitalia

Ieri sera ho visto il programma di Minoli 'La Storia siamo noi' su Rai3. L'argomento era l'Alitalia.
La compagnia di bandiera era nata subito dopo la guerra e fino agli anni ''60 funzionava benissimo, anzi sembra fosse una delle migliori in Europa.
Poi con la crisi del petrolio degli anni '70 cominciano i problemi.
Problemi che sono stati un po' tamponati dalle privatizzazioni e dalla distribuzione delle azioni tra i privati; cioè i lavoratori dell'Alitalia, dai semplici operai ai quadri dirigenti, partecipavano alle azioni della compagnia e in questo modo ottenevano non solo gli stipendi dati dal loro lavoro, ma anche degli utili derivanti dalle azioni. Questo andava bene fino a che l'Alitalia era una compagnia che produceva redditi. Ma quando i bilanci si sono fatti più rossi, la partecipazione azionaria non era più un grande vantaggio.
Negli anni '90 si pensava di costruire un grande centro aereo a Malpensa, un hub simile a quello di Francoforte o Londra. E la KLM si era dichiarata interessata a partecipare al progetto e sostenerlo anche finanziariamente, visto che riteneva Malpensa un possibile brillante fulcro del traffico aereo.
Poi per vari anni c'è stato un continuo tira e molla tra intenzione di proseguire nel progetto e freni per impedirlo: gli ecologisti non accettavano l'uso di Malpensa perchè la zona appartiene al Parco del Ticino; i governi che si son succeduti avevano idee sempre più confuse; col passaggio dal governo Prodi al governo D'Alema il nuovo Ministro Treu blocca il progetto; lo Stato Italiano entra in conflitto con la Regione Lombardia, in quanto i cittadini di Milano e della Lombardia ritenevano Linate, più vicino a Milano, una sede migliore per il traffico aereo.
La cosa che più mi ha colpito è che la povera KLM, che all'inizio era entusiasta del progetto e lo considerava una manna dalle potenzialità enormi, alla fine si è ritirata (e le si può dare torto?) perchè in Italia non si riusciva ad arrivare ad una decisione. E la poveretta addirittura ha dovuto pagare una multa enorme per ritirarsi da un progetto bloccato dall'Italia stessa. Ha accusato l'Italia di 'unreliability', cioè inaffidabilità (ma va?), e ancora una volta in Italia si son spesi molti soldi e non si è concluso niente.