Tuesday, March 4, 2008

Anno scolastico in Italia

Gli italiani non amano la semplicità, evidentemente. Lo dice tutta la nostra tradizione culturale e lo confermano molti stranieri.
A me sembra che si potrebbe semplificare di molto la struttura dell'anno scolastico in Italia.
Credo che sia più che sufficiente se lo stato offre ai ragazzi italiani un anno scolastico in cui i ragazzi devono studiare, e se non raggiungono una media sufficiente ripetono l'anno.
Penso che gli studenti dovrebbero ricevere alla fine di un anno scolastico una media simile al voto, comprensivo di tutte le materie, che ricevono alla maturità. Se la media è sufficiente bene, se no si ripete l'anno.
Troppo semplice?
L'anno scolastico, come è organizzato ora, è in stile superbarocco all'italiana: i ragazzi hanno una pagella alla fine di ogni quadrimestre. Però dopo il primo quadrimestre si devono recuperare le insufficienze del quadrimestre stesso ma anche del debito formativo, se non recuperato, dell'anno precedente. Queste insufficienze si recuperano con corsi costosissimi che ogni scuola deve organizzare verso marzo e che sono ore in più per i ragazzi che, se forse migliorano nelle materie del recupero, rischiano di peggiorare in altre.
Poi c'è quest'anno il complicatissimo problema se i corsi di recupero per gli studenti che non finiscono l'anno con tutte le sufficienze debbano essere fatti alla fine dell'anno scolastico, a giugno o luglio, o poco prima dell'anno scolastico successivo, a fine agosto o inizio settembre.
E poi se il ragazzo non ha recuperato l'insufficienza, a luglio o a settembre, che fa? E' bocciato o promosso? E lo viene a sapere a settembre?
Tutto questo con spese enormi da parte dello stato.
Ma non ci sono debiti pubblici dello stato ancora molto alti in Italia? E' intelligente una spesa scolastica così grande? Non è meglio fare un semplice anno scolastico in cui alla fine ogni studente ha un voto conclusivo medio che deve essere sufficiente? Se no ripete l'anno. Non può bastare?
I corsi di recupero sono pagati molto di più delle ore di lezione normali. Naturalmente fa comodo anche a me fare lezioni di recupero e le sto facendo. Ma non mi sembra un buon uso di denaro pubblico.
E' davvero necessario tutto questo barocco o sono bizzarrie di ministri di destra o di sinistra che devono sempre complicare qualcosa per dimostrare di aver cambiato il programma e aver lasciato la loro impronta nella storia dello stato italiano?