Tuesday, July 8, 2008

Ferrovie italiane. Sciopero? Licenziamento!

Frequento da una vita le ferrovie italiane e mi sembra che il servizio sia sempre peggio.
Cronaca degli ultimi due o tre giorni. Storie di quotidiane inefficienze.
In questa sola ultima settimana ho scritto tre fogli di lamentele poi consegnati all'ufficio reclami.
Reclamo n. 1. Il treno Latisana - Cervignano delle 13.18 è SEMPRE in ritardo di almeno 5 minuti.
Il che vuol dire che REGOLARMENTE si perde la coincidenza del treno sostitutivo che da Cervignano parte per Udine alle 13.43.
Non ci sono altri treni per Udine fino alle 14.48.
Se proprio si è fortunati si può prendere una corriera SAF che da Cervignano parte per Udine alle 14.10 circa. Ma per chi è abbonato del treno l'abbonamento non vale e dovrebbe pagare il biglietto.
Nell'ultima settimana ho preso il treno per Udine solo due volte.
Se il treno per Cervignano è SEMPRE in ritardo di 5 minuti, mi sembra intelligente o cambiare l'orario o chiedere che l'autocorsa sostitutiva per Udine (sempre delle Ferrovie Italiane) abbia la compiacenza di aspettare due o tre minuti. Bastano due o tre minuti. E invece no. Non so se fanno apposta ma non chiedono neanche che la corsa sostitutiva consideri i pochi minuti di ritardo del treno.
Sembra che i ferrovieri si divertano a creare un sacco di problemi agli utenti.
Poi sempre nell'ultima settimana l'Intercity Night da Lecce per Trieste era in ritardo di 4 o 5 minuti e quindi ho perso la coincidenza della corriera a Latisana: 20 Euro di taxi da pagare per neanche arrivare in orario.
Molto spesso ci si accorge che i treni vanno piano ma senza motivo. Non hanno una normale velocità. Rallentano, come se il conducente volesse rilassarsi un po', e i ritardi si accumulano. Rallentano senza motivo perchè se si fa attenzione non si incrociano altri treni, non vi sono stazioni ...
E due minuti qua e altri tre là di ritardo ... addio coincidenze praticamente tutti i giorni.
Sciopero dei trasporti. Non so bene se guadagnano tanto o poco ma so che lavorano da cani. Ritardi e inefficienze sono la regola, non l'eccezione. Secondo me ha diritto di scioperare il lavoratore che lavora bene e che merita di più di quanto riceve. Nelle ferrovie comincino con il lavorare bene, e solo allora possono avanzare rivendicazioni salariali.