Tuesday, November 24, 2009

Scuola. Insegnanti presi tra due fuochi.

Vari miei colleghi mi hanno parlato del problema dei genitori iperprotettivi. Non avevo dato molta importanza alla cosa perché, gli anni scorsi, non avevo conosciuto simili situazioni. Sembra però davvero un problema serio.
In realtà questa è solo una faccia della medaglia. Il suo rovescio è la gestione delle scuole che le rende sempre più simili ad aziende in cui gli alunni sono dei clienti prima di essere delle persone da educare.
L'insegnante è preso tra due fuochi: deve non urtare i genitori anche se gli alunni hanno comportamenti inaccettabili. E deve star attento a non urtare la gestione della scuola, non far capire che vi sono problemi gravi nel comportamento degli alunni perchè si deve dare l'immagine di una scuola in cui ... tutto va bene. Non importa se vi sono problemi seri. Un'azienda cresce se ha una buona immagine.
Se vi sono problemi seri, che fare allora?
Penso ora che convenga non parlarne. Se vi sono problemi importanti meglio relativizzarli con i genitori, che altrimenti ti considerano un'insegnante incapace, e con la direzione della scuola, che deve innanzitutto salvare la sua immagine e che spesso preferisce non vedere i problemi.
Se un insegnante fa capire che vi sono problemi seri nel comportamento degli alunni, lui stesso rischia di passare per il problema. Lui lo segnala, ma in realtà lo diventa, agli occhi degli altri.
La situazione sarebbe molto squallida se non ci fosse un margine di salvezza: relativizziamo pure i problemi: non parliamone, tanto noi li conosciamo, e gli altri, che non li vogliono vedere, vedano quel che vogliono.
Non importa se non si può parlare liberamente dei problemi. L'importante è che poi in classe l'insegnante abbia la libertà di decidere il da farsi. Non tanto in misure disciplinari: sembra che neanche quelle siano ben viste (forse rovinano l'immagine dell'azienda-scuola), quanto in voti finali che promuovono o bloccano gli alunni. Questo è il margine di libertà di azione che ci rimane.
Consolazione ... magra.