Thursday, November 8, 2007

scontri armati in macedonia

Pochi giorni fa in Macedonia, a Tetovo, proprio dove ho insegnato per un anno, è successo un fatto grave e importante: c'è stato un conflitto armato tra dei delinquenti albanesi e la polizia macedone. Otto morti. E' quasi guerriglia, in un paese che è tra i più pacifici dei Balcani: basti pensare che la Macedonia ha ottenuto l'indipendenza dalla ex-Yugoslavia senza un solo morto.
La cosa che sorprende è che non se ne sia parlato per niente nei giornali o alla televisione italiana. 5 o 6 anni fa era successo qualcosa del genere: uno scontro tra albanesi e forze dell'ordine macedoni, e anche allora c'erano stati vari morti.
Quando c'è stata quella strage della mafia in Germania con un bilancio di 6 morti italiani a Duisburg, tutti i giornali in Europa ne hanno parlato. E questa mattina il caso del ragazzo omicida in Finlandia, che ha ucciso in un raptus di follia 8 persone, era in prima pagina anche in Italia.
Del fatto della Macedonia, invece, non si è neanche sentito parlare.
Ed è importante perchè riguarda un conflitto etnico che ancora non si è risolto. Riguarda gli instabili equilibri di tutta la regione balcanica che è alle nostre porte. Riguarda la convivenza tra albanesi e macedoni in Macedonia che non è ancora divenuta effettiva integrazione.
Ho chiesto a due miei conoscenti in Macedonia una loro interpretazione. Entrambi sembrano concordare sul fatto che l'episodio è frutto di strumentalizzazione politica. Sembra che i delinquenti che hanno causato problemi, e a cui poi la polizia macedone ha reagito uccidendo a sua volta anche civili innocenti, siano degli ex-galeotti che sono stati spinti a creare disordini per suscitare violenza e tensione tra albanesi e macedoni, in modo tale da colpevolizzare la popolazione albanese per presentarla come gruppo poco affidabile, per cui ancor meno affidabili sarebbero gli albanesi del Kosovo che vogliono l'indipendenza, e che in questo modo sembrano meritarla ancora meno. Si pensa a strumentalizzazioni da parte della Serbia sostenute dalle forze politiche macedoni.
Insomma fatti importanti ma che in Italia non hanno scomodato i giornalisti. E guarda caso, come scrivevo in altri post, non vi sono in Italia guide turistiche sulla Macedonia e sull'Albania, come se fossero paesi lontani e sconosciuti.
Sembra che la cortina di ferro non sia stata ancora del tutto abbattuta.
O forse è un caso di mala-stampa? Comincia a sorprendere un po' tutti che i giornali italiani, anche quelli importanti come La Repubblica o il Corriere, stiano diventando sempre più simili a tabloid dediti alla cronaca nera. C'è chi dice che i casi di cronaca nera sono effettivamente aumentati in Italia. C'è chi dice che in fondo alla gente è questo che interessa. E chi pensa anche a strumentalizzazioni politiche e tentativi di velare problemi più vasti del Paese.